Fonte: SIR
Gli attacchi di questi giorni a Baghdad, Mosul e Kirkuk non solo altro che “una persecuzione feroce e prolungata cominciata ancora prima del conflitto in corso”. Ne è convinto il frate francescano della Custodia di Terra Santa, padre Sebastiano Qlimes, originario di Ninive, primo iracheno ad entrare nell’ordine francescano. Oggi i francescani iracheni sono quattro. “Per capire quanto grave sia la situazione – spiega al Sir - basta dire che in Iraq i cristiani sono passati da quasi un milione a quattrocentomila e la loro fuga non si arresta”. “A Sud e a Baghdad sono già andati via tre quarti dei cristiani, alcuni a Nord, altri in Siria e in Giordania” aggiunge il frate che ha avuto il fratello, biologo a Baghdad, rapito per due giorni e rilasciato dopo il pagamento di un riscatto. “Esistono tre tipi di rapimenti, politico, chi ha comandato prima deve rendere conto di ciò che ha fatto e paga con la vita; quello religioso, attraverso cui i cristiani sono costretti a lasciare il Paese e tutto quanto possiedono; il terzo serve a ottenere denaro per comprare le armi. Mio fratello è stato rapito per quest’ultimo motivo. Non vedo un futuro roseo per i cristiani” conclude.