"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

24 febbraio 2021

Papa in Iraq: card. Sako (patriarca), “iracheni hanno fame delle parole di pace del Pontefice”


“Gli iracheni hanno fame delle parole di pace che Papa Francesco donerà loro nella sua prossima visita in Iraq. Egli è un messaggero di pace e non credo che ci sia qualcuno che rifiuti questa visita o possa danneggiarla. Il Papa è in Iraq per il bene del popolo”.
Così il card. Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, descrive l’attesa nel Paese a pochi giorni dall’arrivo del Pontefice (5-8 marzo).
In un’intervista al giornale Al-Nahar Al-Arabi il patriarca, passando in rassegna il programma, sottolinea l’importanza dell’incontro a Najaf con il religioso sciita, il grande ayatollah Ali al-Sistani: “Confidiamo molto su questo incontro, dopo quello con il grande imam di Al-Azhar , il sunnita Ahmed Al-Tayeb. È importante promuovere il dialogo e la comprensione con la parte sciita per il bene dei musulmani e dei cristiani”.
Altra tappa del viaggio papale sarà a Ur, patria di Abramo che per islamici, cristiani ed ebrei, è il padre della fede. Dico fede, non religioni, perché la fede in Dio è una. Lo scontro di religioni è inaccettabile e lo scontro di civiltà è inaccettabile perché apparteniamo alla famiglia umana e dobbiamo mostrare solidarietà per poter vivere”.
Un messaggio che risuonerà anche a Mosul, durante la preghiera per le vittime della guerra: “Fermare il fanatismo che è contro la religione. Dobbiamo vivere in pace e stabilità, indipendentemente dalla religione o dall’etnia”.