Batnaya è stata occupata dall’ISIS dall’agosto 2014 al novembre 2016. I cristiani, per non essere uccisi, si sono rifugiati nel Kurdistan iracheno, dove sono stati accolti e assistiti dalla Chiesa locale grazie anche al grande sostegno dei benefattori di ACS. Ora gli sfollati stanno rientrando ma c’è tanto da ricostruire!
L’asilo affidato alle religiose di S. Caterina da Siena è stato costruito nel 2010 e prima dell’aggressione degli estremisti islamici contava 124 iscritti.
Il piano terra ospitava un’aula, la cucina, l’ufficio, la sala da pranzo e un salone.
Il primo piano, composto da tre aule e un salone, veniva utilizzato in inverno come area giochi.
La struttura è stata bombardata e completamente distrutta.
Il nostro obiettivo è ricostruire una struttura di 450 mq su due piani destinata ad accogliere bambini in età prescolare, ai quali sarà assicurata anche la prima formazione cristiana. Lavori edili e funzioni amministrative verranno svolti da quanti stanno rientrando a Batnaya dopo l’esodo.
Sarà così assicurata la piena partecipazione di tutta la comunità. La ricostruzione dell’asilo sarà un grande dono per questi nostri fratelli mediorientali, ma anche un modo per accompagnare il Papa nel suo auspicato Viaggio apostolico in Iraq con uno specifico progetto, cioè con un atto organizzato di carità comunitaria.
L’asilo affidato alle religiose di S. Caterina da Siena è stato costruito nel 2010 e prima dell’aggressione degli estremisti islamici contava 124 iscritti.
Il piano terra ospitava un’aula, la cucina, l’ufficio, la sala da pranzo e un salone.
Il primo piano, composto da tre aule e un salone, veniva utilizzato in inverno come area giochi.
La struttura è stata bombardata e completamente distrutta.
Il nostro obiettivo è ricostruire una struttura di 450 mq su due piani destinata ad accogliere bambini in età prescolare, ai quali sarà assicurata anche la prima formazione cristiana. Lavori edili e funzioni amministrative verranno svolti da quanti stanno rientrando a Batnaya dopo l’esodo.
Sarà così assicurata la piena partecipazione di tutta la comunità. La ricostruzione dell’asilo sarà un grande dono per questi nostri fratelli mediorientali, ma anche un modo per accompagnare il Papa nel suo auspicato Viaggio apostolico in Iraq con uno specifico progetto, cioè con un atto organizzato di carità comunitaria.