Non sfugge in Iraq e nei Paesi a maggioranza musulmana, sciiti e sunniti, la grande rilevanza che continua a crescere riguardo la Visita, sabato 6 marzo, di Papa Francesco al Grande Ayatollah Ali al-Sistani, residente nella città di Najaf, a poco più di 150 chilometri a sud di Baghdad.
Per parecchie settimane si è parlato della firma di una dichiarazione comune tra il Vescovo di Roma e al-Sistani, ma ormai sembra definitivo che non ci sarà nessun documento e che, in sostanza, la Visita sarà privata e molto ristretta dal punto di vista mediatico.
La stampa non è autorizzata a prenderne parte, neanche i 65 giornalisti circa che da Roma viaggeranno con il pontefice.
L'informazione sarà fornita esclusivamente tramite canali ufficiali (Vaticano, Governo e ufficio del Grande Ayatollah). Il Sottosegretario del Ministero iracheno per gli Affari esteri, Nizar Al-Khair Allah, conferma oggi questo particolare ribadendo che "la storica Visita non include la firma di nessun documento o accordo".
Mangish.net
Per parecchie settimane si è parlato della firma di una dichiarazione comune tra il Vescovo di Roma e al-Sistani, ma ormai sembra definitivo che non ci sarà nessun documento e che, in sostanza, la Visita sarà privata e molto ristretta dal punto di vista mediatico.
La stampa non è autorizzata a prenderne parte, neanche i 65 giornalisti circa che da Roma viaggeranno con il pontefice.
L'informazione sarà fornita esclusivamente tramite canali ufficiali (Vaticano, Governo e ufficio del Grande Ayatollah). Il Sottosegretario del Ministero iracheno per gli Affari esteri, Nizar Al-Khair Allah, conferma oggi questo particolare ribadendo che "la storica Visita non include la firma di nessun documento o accordo".
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