In queste ore del mattino di oggi, nella città di Najaf in Iraq, dove abita oltre un milione di abitanti, luogo molto caro all'Islam sciita la cui massima e suprema autorità è Ali al-Sistani, Grand Ayatollah, religioso riverito da almeno un terzo dei fedeli musulmani nel mondo, una Delegazione vaticana – guidata dal Nunzio mons. Mitja Leskovar - ha incontrato numerose autorità locali civili, politiche e religiose.
Le conversazioni si sono svolte presso l’Ufficio dell’Autorità religiosa di Najaf. Ovviamente il centro dei colloqui è stato la Visita che Papa Francesco farà ad al-Sistani prevista per sabato 6 marzo.
A questa località il Pontefice arriverà in elicottero, procedente da Baghdad, distante 160 chilometri circa.
Per ora è quasi certo che Francesco raggiungerà la residenza di al-Sistani per abbracciare e parlare con il Grand Ayatollah.
L’incontro di questa mattina, molto importante, è servito per discutere non solo aspetti formali dello storico raduno interreligioso ma soprattutto i contenuti possibili. Tra le questioni discusse ce n’è una rilevante e sulla quale nei prossimi giorni le parti prenderanno una decisione finale, e cioè, di quale natura sarà in definitiva il documento che dovrebbero firmare Francesco e al-Sistani come sigillo della Visita di Cortesia. Il Papa e il leader sciita troveranno numerosi accordi da firmare quasi tutti incentrati sul dialogo interreligioso e la fratellanza umana, ma anche sulla pace e i conflitti che prendono a pretesto le confessioni religiose per seminare violenza e morte.
Alla fine dell’incontro a Najaf, la delegazione vaticana ha fatto visita alla Moschea dell’Imam Ali, terzo luogo sacro dell’Islam per 200 milioni di musulmani, e ha anche visitato diverse scuole adiacenti.
A questa località il Pontefice arriverà in elicottero, procedente da Baghdad, distante 160 chilometri circa.
Per ora è quasi certo che Francesco raggiungerà la residenza di al-Sistani per abbracciare e parlare con il Grand Ayatollah.
L’incontro di questa mattina, molto importante, è servito per discutere non solo aspetti formali dello storico raduno interreligioso ma soprattutto i contenuti possibili. Tra le questioni discusse ce n’è una rilevante e sulla quale nei prossimi giorni le parti prenderanno una decisione finale, e cioè, di quale natura sarà in definitiva il documento che dovrebbero firmare Francesco e al-Sistani come sigillo della Visita di Cortesia. Il Papa e il leader sciita troveranno numerosi accordi da firmare quasi tutti incentrati sul dialogo interreligioso e la fratellanza umana, ma anche sulla pace e i conflitti che prendono a pretesto le confessioni religiose per seminare violenza e morte.
Alla fine dell’incontro a Najaf, la delegazione vaticana ha fatto visita alla Moschea dell’Imam Ali, terzo luogo sacro dell’Islam per 200 milioni di musulmani, e ha anche visitato diverse scuole adiacenti.