"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

6 ottobre 2014

Una “Family Card” per razionalizzare gli aiuti ai rifugiati

By Fides

I Comitati di assistenza per i rifugiati collegati alla diocesi caldea di Erbil stanno predisponendo la distribuzione di una “Family Card” riservata ai nuclei familiari di rifugiati che hanno trovato riparo nell'area del Kurdistan iracheno, concepita come strumento per razionalizzare e rendere più efficaci gli aiuti e i servizi di assistenza rivolti alle popolazioni di Mosul e della Piana di Ninive costrette a lasciare le proprie case davanti all'avanzata dei jihadisti dello Stato Islamico (IS).
Grazie al lavoro gratuito di decine di giovani volontari, i dati delle famiglie di rifugiati vengono inseriti in un database che consente di avere sempre a disposizione i recapiti telefonici dei rifugiati, monitorare e aggiornare la loro distribuzione nelle diverse zone, calibrare la distribuzione degli aiuti in base alle diverse esigenze, tenendo conto anche della mobilità che inevitabilmente segna la condizione di chi è costretto a vivere senza fissa dimora. Secondo quanto riferito dal sito arabo ankawa.com, la distribuzione capillare delle Family Card dovrebbe iniziare nei prossimi giorni. Intanto tutti gli organismi caritativi impegnati nel soccorso ai rifugiati si interrogano su come affrontare le nuove emergenze collegate al sopraggiungere della stagione fredda.