Symposium Outlines Mideast Christians' Needs
Oriente Medio, centro de la “geografía de la salvación”
L’Eglise continue de plaider pour la liberté religieuse au Moyen Orient
Erzbischof Migliore: Ökumene und interreligiöse Zusammenarbeit sind Hoffnungsträger
In Medio Oriente si ritrova non solo la storia della salvezza, ma anche “la geografia della salvezza”, ha affermato l'Arcivescovo Celestino Migliore durante un simposio ospitato dal 20 al 22 febbraio dalla Eparchia caldea di San Tommaso, negli Stati Uniti.
L'incontro, sul tema “Cristianesimo in Medio Oriente: antico e sempre nuovo”, è stato organizzato dall'organizzazione Christian Arab and Middle Eastern Churches Together (CAMECT) e dal canale Noursat ed è stato il primo Simposio Internazionale sul Cristianesimo in Medio Oriente.
L'Arcivescovo, Nunzio Apostolico e osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha partecipato all'evento intervenendo di fronte a oltre 300 persone per spiegare che al giorno d'oggi “molti cristiani e musulmani si incontrano come in una notte nel deserto, in cui la sagoma umana è completamente distorta”.
“I musulmani guardano ai cristiani come ai mostri delle Crociate, come viene descritto nei libri di storia. I cristiani, dall'altro lato, vedono i musulmani come un mostro minaccioso dell'intolleranza religiosa”, ha ammesso.
Il presule ha affermato che il Vaticano è particolarmente interessato al Medio Oriente, nonostante l'esiguità della popolazione cristiana della regione. “In Medio Oriente esiste non solo la storia della salvezza, ma anche la geografia della salvezza”, ha commentato.
Monsignor Migliore ha quindi descritto alcuni incoraggianti segnali di progresso ad opera dei cristiani per favorire una presenza stabile nella regione mediorientale, come gli investimenti nel campo dell'istruzione, diretta non solo ai cristiani, ma anche a ebrei e musulmani.
L'incontro, sul tema “Cristianesimo in Medio Oriente: antico e sempre nuovo”, è stato organizzato dall'organizzazione Christian Arab and Middle Eastern Churches Together (CAMECT) e dal canale Noursat ed è stato il primo Simposio Internazionale sul Cristianesimo in Medio Oriente.
L'Arcivescovo, Nunzio Apostolico e osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha partecipato all'evento intervenendo di fronte a oltre 300 persone per spiegare che al giorno d'oggi “molti cristiani e musulmani si incontrano come in una notte nel deserto, in cui la sagoma umana è completamente distorta”.
“I musulmani guardano ai cristiani come ai mostri delle Crociate, come viene descritto nei libri di storia. I cristiani, dall'altro lato, vedono i musulmani come un mostro minaccioso dell'intolleranza religiosa”, ha ammesso.
Il presule ha affermato che il Vaticano è particolarmente interessato al Medio Oriente, nonostante l'esiguità della popolazione cristiana della regione. “In Medio Oriente esiste non solo la storia della salvezza, ma anche la geografia della salvezza”, ha commentato.
Monsignor Migliore ha quindi descritto alcuni incoraggianti segnali di progresso ad opera dei cristiani per favorire una presenza stabile nella regione mediorientale, come gli investimenti nel campo dell'istruzione, diretta non solo ai cristiani, ma anche a ebrei e musulmani.