"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

5 marzo 2009

Gruppi per i diritti umani chiedono a Berlino di istituire un programma permanente per i rifugiati

Fonte: Deutsche Welle

Tradotto ed adattato da Baghdadhope

Quattrocento rifugiati iracheni arriveranno in Germania entro fine mese. Sono il primo di un gruppo più numeroso che l'UE ha deciso di reinsediare in modo permanente. Ma i gruppi per i diritti umani tedeschi chiedono di più. Pur avendo accolto accolto con favore l'avvio del programma lo considerano solo come la soluzione della parte superficiale del problema e per questa ragione hanno chiesto a Berlino di creare un programma di reinsediamento permanente.
L'Unione europea ha deciso in novembre di accogliere 10.000 rifugiati tra i più vulnerabili che sono fuggiti dall'Iraq sconvolto dalla guerra. La Germania ha deciso di accoglierne 2500 provenienti dai campi in Siria e in Iran. Altri Stati membri che partecipano al programma sono la Gran Bretagna, la Danimarca, la Finlandia, i Paesi Bassi, la Norvegia e la Svezia.
La priorità, secondo i criteri dell'Unione Europea, è stata data alle madri sole, ai malati di stress post-traumatico ed a coloro che già hanno legami familiari in Europa.
I richiedenti asilo accettati dovevano avere la fedina penale pulita e non essere stati membri dell'ex partito Baath di Saddam Hussein.

Una via d'uscita per i rifugiati
Guenter Burkhardt dell'organizzazione Pro Asyl ha descritto il programma come una via d'uscita da un "vicolo cieco" per le persone appartenenti a minoranze religiose ed altre che hanno bisogno di protezione. Ma ha aggiunto che sono molto più di 2500 coloro che hanno bisogno di aiuto, descrivendo quindi lo stesso programma come una goccia nell' oceano. Secondo Burkhardt dovrebbe essere istituito in Germania un programma di reinsediamento. "C'è posto in Germania" ha detto, "molte di queste persone sono istruite. La nostra società ha bisogno di persone come loro".
Julia Duchrow, di Amnesty International, ha espresso fiducia nel fatto che sia possibile raggiungere un consenso politico in Germania a favore di un programma annuale permanente. Ma non ha quantificato il numero dei rifugiati che vorrebbe fossero accolti, solo che la priorità dovrebbe essere data alle persone con parenti in Germania, un fatto che ha contribuito a promuovere la loro integrazione.

Essenziale integrare i nuovi arrivati
Il primo gruppo di 400 persone, compresi cristiani e membri di altre minoranze religiose, sarà inizialmente ospitato nel nord della Germania, dove verrà loro rilasciato un permesso di soggiorno triennale prorogabile. "L'arrivo delle prime persone rappresenta un successo ma dobbiamo tenere a mente che questa è solo la prima fase di un lungo processo" ha detto Julia Duchrow.
Guenter Burkhardt ha affermato come sia essenziale il "successo dell' integrazione" del gruppo, aggiungendo che i rifugiati sono spesso costretti a vivere ai margini della società. Circa due milioni di profughi iracheni sono fuggiti in Giordania ed in Siria dopo l'invasione del paese guidata dalle forze USA nel marzo del 2003.
L'Ufficio federale per i Rifugiati ed i Migranti ha dichiarato che quelle irachene rappresentano circa un terzo delle domande d'asilo ricevute a partire dall'inizio del 2009. Il numero di richiedenti asilo in Germania è diminuito drasticamente negli ultimi anni. Mentre il 1995 ha visto più di 500.000 persone richiedenti asilo, il numero ha raggiunto quello di appena 20.000 nel 2008, secondo i dati del governo.