By Baghdadhope
Di seguito il testo tradotto ed adattato da Baghdadhope dell'appello firmato da alcuni vescovi e sacerdoti iracheni in cui invitano i vescovi ed i sacerdoti americani a visitare il nord Iraq per vedere di persona le condizioni di vita della comunità cristiana che lì vive:
Noi, vescovi e sacerdoti firmatari, vorremmo invitarvi come nostri ospiti in Iraq. Se non potete venire oggi, potreste farlo la prossima settimana? Avete saputo della nostra situazione dalle conferenze, dalla televisione e dalle radio. Ora è tempo per voi di venire a conoscerci. State tranquilli perchè sarete al sicuro.
Noi cristiani rischiamo seriamente di scomparire a causa dell'emigrazione. I nostri amici e le nostre famiglie hanno avuto delle buone ragioni per partire. Sono stati sfollati a causa della guerra. Sono stati rapiti ed uccisi, le loro case sono state saccheggiate e confiscate. Non hanno lavoro nè futuro.
Quelli di noi che non sono partiti sopravvivono, ma non è abbastanza. Vogliamo che le nostre famiglie abbiano un lavoro qui. I nostri bambini devono frequentare qui la scuola. I nostri malati hanno bisogno di ospedali. Abbiamo dei progetti sul lavoro, la scuola e l'istruzione ma abbiamo bisogno di aiuti finanziari. Abbiamo bisogno di aiuto ora.
La popolazione irachena è composta da più di 25 milioni di persone. Noi cristiani al massimo siamo 500.000. Ci siamo raggruppati nel nord per la guerra. Qui siamo più al sicuro ma abbiamo bisogno di esserlo di più. E la nostra sicurezza non ci sarà data dalle votazioni o dalla nostra rappresentatività nel governo perchè non l'abbiamo.
Il nostro ruolo ci viene dal servizio che diamo negli ambiti della scuola e della salute. Sono questi i campi in cui i cristiani hanno sempre brillato, nella storia ed anche ora, e nel mezzo delle guerre.
Abbiamo costruito due scuole a Baghdad. Gli studenti sono cristiani e musulmani. La nostra futura sicurezza è nell'istruzione.
Siamo pronti ad inviarvi le firme di migliaia di famiglie qui in Iraq che vi invitano a venire qui a conoscerle: dottori che non hanno cliniche in cui prendersi cura dei malati, ingegneri pronti a ricostruire le nostre case, insegnanti che vogliono insegnare. Siamo pronti a lavorare. Vogliamo rimanere qui.
Per favore, cari vescovi e sacerdoti in Cristo, avete bisogno di visitarci. Venite in Iraq così da vedere di persona la situazione dei vostri fratelli e sorelle qui.
Attraverso il Sacro Cuore di Gesù siate rafforzati nei vostri compiti e possa la Sua Santa Mano guidarvi da noi.
Con nostra Madre Maria, che conforta gli afflitti e che è la regina della pace, vi invitiamo.
In Cristo.
Firme leggibili:
Mons. Mikha P. Maqdassi (Vescovo caldeo di Al qosh)
Mons. Luis Sako (Vescovo caldeo di Kirkuk)
Mons. Petros Harbouli (Vescovo di Zakho)
Padre Bashar Warda (Rettore del seminario)
Padre Nona Amel
Padre Douglas Al Bazi
Padre Nadheer Dakko
Padre Fadi Lion
Padre Salar Sulaiman