By Fides
Nei giorni dal 20 al 25 luglio, in molti villaggi e cittadine della
Piana di Ninive, un tempo abitati in maggioranza da cristiani, 15 statue
della Vergine di Lourdes vengono reinstallate al posto di quelle
rimosse e distrutte dalla furia iconoclasta dei jihadisti durante i tre
anni in cui quell'area ha subito il dominio dell'autoproclamato Stato
Islamico (Daesh).
Qaraqosh, Telkaif, Alqosh, Karamles e in altre località della Piana di Ninive, la ricollocazione delle statue è stata vissuta dai cristiani presenti come un segno confortante del possibile, graduale ritorno alla normalità, scandita anche dalle preghiere recitate e sussurrate davanti alle statue della Vergine Maria. L'iniziativa è stata resa possibile grazie all'intervento dell'associazione cattolica francese
L'Oeuvre d'Orient, dopo che padre Pascal Gollnish, direttore generale dell'associazione, durante un viaggio nella regione, aveva potuto constatare il gran numero di croci divelte e di statue di Maria e di Gesù profanate e distrutte in quei paesi durante i tre anni di dominio jihadista. Già lo scorso marzo – riportano i media ufficiali de L'Oeuvre d'Orient – quindici riproduzioni della statua della Vergine di Lourdes, benedette dal Vescovo Nicolas Brouwet, sono state caricate su un camion e da Lourdes hanno preso la volta della Piana di Ninive. Le cerimonie di ricollocazione delle statue, presso parrocchie, santuari e aree comuni cittadine, vedono la partecipazione di Vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici, molti dai quali sono appena tornati nelle loro città d'origine dopo aver trascorso tre anni nella condizione di sfollati e rifugiati. Adesso – si legge nei comunicati diffusi da L'Oeuvre d'Orient – i cristiani di quelle città e di quei villaggi “potranno di nuovo pregare davanti alla Madonna di Lourdes, che li ha sostenuti durante il loro esilio”
Qaraqosh, Telkaif, Alqosh, Karamles e in altre località della Piana di Ninive, la ricollocazione delle statue è stata vissuta dai cristiani presenti come un segno confortante del possibile, graduale ritorno alla normalità, scandita anche dalle preghiere recitate e sussurrate davanti alle statue della Vergine Maria. L'iniziativa è stata resa possibile grazie all'intervento dell'associazione cattolica francese
L'Oeuvre d'Orient, dopo che padre Pascal Gollnish, direttore generale dell'associazione, durante un viaggio nella regione, aveva potuto constatare il gran numero di croci divelte e di statue di Maria e di Gesù profanate e distrutte in quei paesi durante i tre anni di dominio jihadista. Già lo scorso marzo – riportano i media ufficiali de L'Oeuvre d'Orient – quindici riproduzioni della statua della Vergine di Lourdes, benedette dal Vescovo Nicolas Brouwet, sono state caricate su un camion e da Lourdes hanno preso la volta della Piana di Ninive. Le cerimonie di ricollocazione delle statue, presso parrocchie, santuari e aree comuni cittadine, vedono la partecipazione di Vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici, molti dai quali sono appena tornati nelle loro città d'origine dopo aver trascorso tre anni nella condizione di sfollati e rifugiati. Adesso – si legge nei comunicati diffusi da L'Oeuvre d'Orient – i cristiani di quelle città e di quei villaggi “potranno di nuovo pregare davanti alla Madonna di Lourdes, che li ha sostenuti durante il loro esilio”
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L'Oeuvre d'Orient
20/7/2017
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