Buongiorno! Vi saluto cordialmente e ringrazio per questa vostra visita e
per la vostra presenza. Per me è un vero piacere questo incontro di
dialogo e di fraternità. Tutti siamo fratelli, e dove c’è fratellanza
c’è pace. Noi siamo figli di Dio, tutti. E noi, come ha detto Sua
Eminenza [il Card. Jean-Louis Tauran] abbiamo un padre comune sulla
terra: Abramo, e da quella prima “uscita” di Abramo, noi veniamo, fino
ad oggi, tutti insieme. Noi siamo fratelli e, come fratelli, tutti
diversi e tutti uguali, come le dita di una mano: cinque sono le dita,
tutte dita, ma tutte diverse. Io ringrazio Dio, il Signore, che ci ha
aiutato ad essere riuniti qui. Il vostro dialogo tra voi, la vostra
visita è una vera ricchezza di fratellanza, e per questo è una strada
verso la pace, di tutti. La pace del cuore, la pace delle famiglie, la
pace dei Paesi, la pace del mondo. Chiedo a Dio onnipotente che benedica
tutti voi, e a voi chiedo, per favore, di pregare per me. Grazie tante.
“Baghdad ha perduto la sua bellezza e non ne è rimasto che il nome.
Rispetto a ciò che essa era un tempo, prima che gli eventi la colpissero e gli occhi delle calamità si rivolgessero a lei, essa non è più che una traccia annullata, o una sembianza di emergente fantasma.”
Ibn Battuta
"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."
Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014
Baghdad, 19 luglio 2014