«Cari amici, Cristiani, uomini e donne di buona volontà d’Italia,
siamo infinitamente grati a voi, Popolo di Dio, Padre delle
Misericordie, per la vostra compassione efficace, il vostro sostegno
generoso e la vostra vera solidarietà verso le minoranze che soffrono in
Iraq e in Siria, in particolare i Cristiani, che sono tra i più
vulnerabili in un mondo ingiusto, preda del fanatismo assurdo.». Con
queste parole il Patriarca siro-cattolico di Antiochia, Ignazio Youssef
III Younan, si rivolge alla comunità italiana con un Messaggio
indirizzato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Riferendosi in particolare al convegno “Help Christians” di sabato
prossimo, 29 ottobre, organizzato a Milano da ACS-Italia, Regione
Lombardia e redazione de Gli Occhi della Guerra, il Patriarca ha
aggiunto: «Ho saputo che sul Grattacielo Pirelli da questa sera fino a
sabato sarà presente l’appello “Help Christians”. Questo messaggio
pubblico e la vostra testimonianza rappresentano un grande sostegno per i
Cristiani in Siria e in Iraq!”. Per questo «ai nostri cari amici di
Aiuto Alla Chiesa Che Soffre, che hanno a cuore la sofferenza dei poveri
innocenti, va il nostro più fervido ringraziamento.».
Ignazio Youssef III Younan ha parole di dolore per la condizione del
suo popolo: «I vostri fratelli e sorelle nel Vicino-Oriente sono stati
oggetti di atti di sterminio, a causa della loro fede in Cristo
Redentore del mondo. L’Iraq, terra di Abramo, padre della fede, e la
Siria, dove gli apostoli Pietro e Paolo hanno proclamato il Vangelo
della salvezza, subiscono da anni un incubo orrendo, a causa di
conflitti violentissimi, che hanno ridotto le persone umane a numeri,
ucciso migliaia di innocenti e sradicato milioni di uomini e donne dalla
loro terra.». L’orrore tuttavia non impedisce al Patriarca di indicare
la strada da seguire: «Mirando in modo speciale alle Beatitudini del
Vangelo – Beati i misericordiosi… Beati gli operatori di pace… –
ricordiamoci che per operare la Verità nella Carità nel mondo odierno,
dobbiamo svegliarci per poterci impegnare in quanto cittadini liberi e
Cristiani autentici.».
Roma, 26 ottobre 2016