"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

7 ottobre 2016

“Adotta un cristiano di Mosul”: finanziate famiglie e micro-imprese


Denaro contante per sostenere le necessità delle famiglie di profughi ospitati ancora oggi nei centri di accoglienza gestiti dalla Chiesa caldea. E ancora, fondi per l’acquisto di medicine, mobili e letti, oltre che finanziamenti mirati per sostenere lo sviluppo di micro-progetti a livello locale. Sono solo alcuni fra i molti modi in cui è stato utilizzato il denaro inviato dai lettori di AsiaNews che hanno aderito alla campagna  “Adotta un cristiano di Mosul”; una iniziativa lanciata dalla nostra agenzia, per rispondere ai fabbisogni delle centinaia di migliaia di persone fuggite da Mosul e dalla piana di Ninive con l’ascesa dello Stato islamico (SI). 
A raccontarlo è p. Samir Youssef, parroco della diocesi di Amadiya (Kurdistan), che cura 3500 famiglie di profughi cristiani, musulmani, yazidi che hanno abbandonato le loro case e le loro terre per sfuggire ai jihadisti. Il sacerdote è in prima linea sin dall’estate del 2014, da quando è iniziata l’emergenza.
Nelle scorse settimane una parte delle donazioni raccolte nel contesto della campagna aveva permesso a un gruppo di giovani cristiani irakeni di partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù (Gmg) in Polonia. Un “aiuto essenziale”, aveva raccontato nell’occasione il parroco, senza il quale “era difficile realizzare il pellegrinaggio”.
L’ultima somma raccolta nel contesto della campagna e inviata alla Chiesa irakena è di 20mila euro, pari a 22.400 dollari Usa. Come racconta p. Samir, il denaro è stato impiegato per soddisfare le seguenti necessità: 
  • 100 dollari distribuiti a 150 famiglie per le necessità quotidiane, per un valore complessivo di 15mila dollari.
  • 3250 dollari per l’acquisto di mobili (armadi e letti). 
  • 2750 dollari per finanziare micro-progetti, fra cui caffetterie e mini-shop, per garantire lavoro ai rifugiati. 
  • 1400 dollari in medicine.
“Vorrei ringraziare AsiaNews - sottolinea p. Samir - e per suo tramite tutti i lettori e gli amici per gli aiuti che avete inviato ai nostri profughi”. A tutti voi, aggiunge, “va la mia personale riconoscenza e quella dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che vivono la condizione di profughi”. “Che il Signore benedica tutti i donatori - conclude il sacerdote - per la gioia che hanno dato a queste famiglie”. 
AsiaNews ha lanciato la campagna “Adotta un cristiano di Mosul” all’indomani della tragedia, per rispondere all’emergenza e ai bisogni immediati. Visto il successo dell’iniziativa, si è deciso di proseguire per soddisfare i fabbisogni di lungo periodo.
L’obiettivo è garantire a tutte le famiglie un alloggio stabile e sicuro dove poter vivere; il costo complessivo del progetto è di circa 3,5 milioni di euro; finora la campagna ha permesso la raccolta e l'invio di circa 1,5 milioni.