"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

26 giugno 2014

Scontri tra curdi e islamisti, cristiani in fuga da Qaraqosh

By Fides

Nella giornata di mercoledì 25 giugno, miliziani sunniti guidati dai jihadisti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL) hanno attaccato la città di Qaraqosh, situata nella piana di Ninive, a 28 chilometri da Mosul. Il centro, abitato prevalentemente da cristiani siri, è presidiato dalle milizie curde Peshmerga, che per il momento hanno respinto l'offensiva degli insorti sunniti grazie anche all'intervento di contingenti di rinforzo arrivati dal Kurdistan iracheno. Fonti locali consultate dall'Agenzia Fides confermano che gli scontri hanno provocato numerosi morti su entrambi i fronti, e che dalla sera di mercoledì la popolazione civile ha iniziato a fuggire in massa da Qaraqosh e da altri villaggi a maggioranza cristiana della Piana di Ninive, in direzione di Erbil e delle aree più sicure della regione autonoma del Kurdistan Iracheno. Nella sola mattina di giovedì 26 giugno almeno 200 famiglie cristiane sono fuggite da Qaraqosh con l'intenzione di raggiungere Ankawa, nei sobborghi di Erbil, distante circa 60 chilometri. Proprio ad Ankawa in questi giorni i Vescovi della Chiesa caldea sono riuniti nel loro Sinodo annuale. Immagini rilanciate dal website www.ankawa.com mostrano colonne di auto di sfollati provenienti dalla Piana di Ninive che vengono bloccate alla periferia di Erbil per i controlli. Qaraqosh, conosciuta anche con il nome di Bakhdida, è una cittadina di circa 50mila abitanti, che per più del 90 per cento appartengono alla Chiesa siro-cattolica.