By ADNKronos
I jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil)
"hanno abbattuto la statua della Vergine Maria che si trovava sul
cortile della chiesa dell'Immacolata dei caldei (a Mosul, ndr) assieme a
tutte le altre statue e sculture della citta' in quanto la
rappresentazione di esseri viventi e' contraria alla sharia islamica".
Lo denuncia ad Aki-Adnkronos International l'arcivescovo dei cristiani
caldei cattolici a Mosul, Emile Shamoun Nona. Secondo il religioso, la
comunita' cristiana della citta' "non ha ricevuto a oggi alcuna minaccia
da parte dei gruppi armati che ne hanno preso il controllo" dieci
giorni fa circa.
Nona sottolinea quindi che la situazione a Mosul "e' estremamente
critica a causa della mancanza dei servizi" come l'acqua e
l'elettricita', denunciando anche una "grave carenza di combustibili" di
cui Mosul "si riforniva dalla raffineria di Baiji", teatro di violenti
scontri nei giorni scorsi. "Da quando la citta' e' caduta nelle mani dei
gruppi armati - precisa - non ci arriva piu' niente da li'".
"Le derrate alimentari e gli altri prodotti di prima necessita' ci
arrivano dalle organizzazioni umanitarie che aiutano noi e le centiania
di famiglie sfollate che ospitiamo nei nostri villaggi", aggiunge Nona,
mettendo in evidenza che "il vero problema di Mosul e' la mancanza di
un'autorita' ufficiale cui potersi rivolgere come interlocutore. Noi non
sappiamo chi e' che detiene il controllo - evidenzia - sappiamo
soltando che si tratta di gruppi armati, tra cui l'Isil". Quanto alle
forze del governo centrale di Baghdad, Nona conferma che "si stanno
ritirando da tutte le regioni e la cosa imbarazzante di tutto questo e'
che a volte lo fanno anche in assenza di scontri o minacce, come e'
accaduto a Treibil, vicino al confine con la Giordania".