"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

26 ottobre 2007

Monsignor Warduni: "L'iraq è nel cuore del Papa"

Fonte: SIR

“Il rapimento dei due sacerdoti siro-cattolici sequestrati a Mossul il 13 ottobre e rilasciati domenica scorsa ripropone il tema della sicurezza in Iraq e soprattutto delle difficoltà in cui versa maggiormente la minoranza cristiana”.
A parlare al Sir è il vescovo ausiliare di Baghdad, mons. Shlemon Warduni. “La sicurezza – dice – resta il problema più grande dell’Iraq. Sono uscito questa mattina per andare al Patriarcato e non riesco a fare rientro a casa. Check point, strade e ponti chiusi, sto cercando disperatamente un varco per passare ma senza successo. Restare a lungo in strada è pericoloso per il rischio di bombe e attentati”. A questo si aggiunga anche “la carenza di energia elettrica, di gasolio e di acqua. La popolazione vive un disagio incredibile che solo chi vive qui riesce a capire”. In questa situazione la creazione a cardinale del patriarca caldeo Mar Emmanuel III Delly, per mons. Warduni, rappresenta “un segno importante e forte con il quale il Papa mostra tutto il suo affetto per il popolo iracheno. Anche il Governo ha accolto con soddisfazione questa notizia. Tutto l’Iraq è nel cuore del papa e questo ci dona conforto e speranza”.