"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

27 ottobre 2007

Il premier iracheno si impegna a proteggere la minoranza cristiana

Fonte: International Herald Tribune

The Associated Press

Tradotto ed adattato da Baghdadhope

Lo scorso sabato il primo ministro iracheno si è impegnato a proteggere ed aiutare la minoranza Cristiana fuggita dal caos e dalla violenza settaria nel paese.
Ricevendo il Patriarca Caldeo di Baghdad, Emmanuel III Delly, a capo della chiesa caldea in Iraq e nel mondo, Nouri Al Maliki ha dichiarato la disponibilità e la determinazione del proprio governo a difendere la piccola comunità ed a fermare la fuga degli iracheni cristiani, secondo quando riferito dallo stesso ufficio del primo ministro.
Delly ha parlato apertamente della necessità di proteggere la minoranza cristiana dalla spirale di violenza in Iraq.
Il 17 di ottobre Papa Benedetto XVI ha nominato Delly come uno dei nuovi 23 cardinali, principi della Chiesa Cattolica Romana.
Dalla Guerra del 2003 gli iracheni cristiani, la maggior parte caldei, sono stati vittime degli estremisti islamici che li hanno definiti “Crociati” leali verso le truppe americane che essi combattono.
La comunità Cristiana in Iraq, circa il 3% di 26 milioni di abitanti, è particolarmente vulnerabile avendo scarso peso politico e militare nel difendersi e chiese, sacerdoti ed esercizi commerciali gestiti dai cristiani sono stati attaccati dagli estremisti islamici.
Ala ricerca di una vita migliore e più sicura circa il 50% degli iracheni cristiani potrebbe già avere lasciato il paese secondo un rapporto della U.S. Commission on International Religious Freedom.