"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

15 luglio 2007

Rapimenti. uccisioni, ma anche nuovi sacerdoti e Prime Comunioni: la chiesa in Iraq vive nonostante le difficoltà

Fonti: Ankawa.com
aaaaa Asia News

By Baghdadhope

Giovedì 12 luglio, nella città di Samara, tra Baghdad e Mosul, tre uomini hanno fatto irruzione in una casa abitata da una famiglia cristiana ed hanno ucciso a sangue freddo una donna, Amera Abdelmassih Hermiz, colpendola ripetutamente al busto ed al viso mentre aveva in braccio il suo ultimo figlio, Yousif, di appena due mesi.
Al momento dell’omicidio il marito, Jalal Shaya Marogi Hayawi, era al lavoro, ed in casa c’erano solo gli altri figli della coppia e l’anziano suocero. I funerali sono stati celebrati a Teleskuf, cittadina natale della vittima che lascia sette orfani, la più grande dei quali ha solo 15anni: Nassim (1992), Nasma (1995), Mariam (1999), Wassim (2001), Essam (2002), Ghaidaa (2005), Yousif (2007)
Neanche il pagamento del riscatto (20.000 $) ha salvato la vita di Matti Boulos Markus Moma, rapito il 9 luglio mentre si allontanava dalla sua casa di Bakhdida, ed il cui corpo è stato ritrovato a quattro giorni dal sequestro. La cerimonia funebre è stata celebrata nella Tahira Church a Bakhdida.
Nello stesso villaggio è stato rapito l’11 luglio Lubaid Majeed Sukariya per il quale, secondo la famiglia, è stato chiesto un riscatto di 50.000 $, ed è tornato, dopo esservi stato rapito, Majeed Skeria, liberato dopo il pagamento del riscatto a Mosul dove spesso, si fa notare, vengono rilasciate anche le vittime sequestrate nelle zone vicine.

Venerdì 13 luglio, nella chiesa caldea di Mar Korkis ad Al Qosh, Monsignor Mikha P. Maqdassi ha celebrato l’ordinazione sacerdotale di Padre Salar Solomon. Alla cerimonia ha presenziato anche Monsignor Rabban Al Qas, sacerdoti, suore e molti parenti ed amici di Padre Salar. Nonostante le violenze cui i sacerdoti caldei sono stati paticolarmente esposti a partire dal 2006, e che sono culminate nella barbara uccisione a Mosul di Padre Ragheed Aziz Kanni e di tre suddiaconi, lo scorso 3 giugno, una sola cosa non sembra mancare alla chiesa irachena: le vocazioni.



Quella di Padre Salar, infatti, è la terza ordinazione sacerdotale nel giro di una settimana. Il 6 luglio è stato ordinato a Fishkabour Padre Yusuf Dawood, el il 7, a Karamles, è stata la volta di Padre Ephram Kallyana.
Tre nuovi servi di Dio in una settimana in un paese dove diventarlo, e rimanerlo, è un atto di coraggio e fede che non mancherà di far riflettere coloro che cercano di trovare una spiegazione alla mancanza di vocazioni che preoccupa la chiesa in occidente. Così come non mancherà di far riflettere l’alto numero di bambini e bambine che, nonostante i pericoli di Baghdad, ricevono la Prima Comunione. Dopo i 59 bambini che il 9 luglio, come riportato da Asia News, hanno ricevuto la comunione nella chiesa Siro Cattolica di Nostra Signora della Salvezza, il 12 luglio ha visto uguali cerimonie nelle chiese caldee della Vergine Maria e dell’Ascensione.
La cerimonia nella chiesa della Vergine Maria, in Palestine Street, ha visto come protagonisti 40 tra bambini e bambine che sono stati comunicati dal Patriarca della Chiesa Caldea, Mar Emmanuel III Delly. Alla cerimonia hanno presenziato Monsignor Shleimun Warduni e Padre Medhat Ishaq. Padre Albert Abouna, assistito da Padre Jamil Nissan, ha invece accolto i 44 bambini della chiesa dell’Ascensione nella zona di Almashtal.