"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

16 luglio 2007

Attacco terroristico a Kirkuk, è la guerra per il petrolio e "per i cristiani non ci sarà più posto"

Fonte SIRabcd

100 morti e 125 feriti. E’ questo il bilancio, ancora provvisorio, dell’attentato terroristico che oggi ha seminato morte a Kirkuk, nel quartiere curdo, non distante dal cimitero cattolico. A riferirlo al Sir sono fonti locali che per motivi di sicurezza preferiscono mantenere l’anonimato. Le stesse fonti “indicano come autori dell’attacco persone venute da fuori città appositamente inviate per creare disturbo e destabilizzare Kirkuk”. Intorno a questa località, situata a oltre 250 chilometri a nord di Baghdad e principale centro petrolifero iracheno, si concentra l’attenzione di curdi, arabi e turcomanni. Tutti, infatti, ne rivendicano il possesso. A Kirkuk sono in programma per il prossimo dicembre votazioni per un referendum sull'eventuale autonomia amministrativa, e l'eventuale annessione al Curdistan. L’attentato di oggi giunge quando il premier iracheno Al Maliki si è detto pronto a sostituire le truppe Usa in caso di ritiro. Su questa possibilità le fonti interpellate dal Sir non hanno dubbi: “sarà la divisione dell’Iraq, Sud sciita, Centro sunnita e Nord curdo. Per i cristiani non ci sarà più posto” l’amaro commento.


TERRORIST ATTACK IN KIRKUK, IT’S THE OIL WAR AND “FOR CHRISTIANS THERE WILL BE NO PLACE ANY MORE"
100 people dead and 125 wounded. This is the still provisional balance of the terrorist attack that sowed death today in Kirkuk, in the Kurdish district, not far from the Catholic cemetery. It was reported to SIR by local sources that for security reasons prefer to remain anonymous. The same sources “suggest that the authors of the attack are people from out of town, specially sent to create trouble and destabilise Kirkuk”. The attention of Kurds, Arabs and Turkmen is actually focussed on this place, which is over 250 kilometres north of Baghdad and Iraq’s main oil centre. All of them claim possession of this place. A poll for a referendum for its administrative independence and annexation to Kurdistan is due to be held in Kirkul next December. Today’s terrorist attack occurred just when the Iraqi Prime Minister Al Maliki said he was willing to replace the US troops if they withdraw. As to this possibility, the sources contacted by SIR have no doubts: “it will mean the division of Iraq, a Shiite South, a Sunni Centre and a Kurdish North. There will be no place any more for Christians" it’s their bitter comment.