"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

17 luglio 2007

Nuova nomina per la Nunziatura Apostolica di Iraq e Giordania

Fonti: Canadian Catholic News in Catholic.org


di Deborah Gyapong

La Nunziatura Apostolica di Iraq e Giordania, guidata dal 2006 da Monsignor Francis Assisi Chullikat, avrà presto un altro effettivo: Monsignor Michael Crotty.
Sacerdote irlandese a servizio della Santa Sede, Mons. Crotty ha lavorato prima in Kenya e successivamente come primo segretario dell’Arcivescovo Luigi Ventura, Nunzio Apostolico in Canada, paese che Monsignor Crotty lascerà per recarsi prima in Giordania e poi in Iraq. In un’intervista rilasciata lo scorso 9 luglio alla Catholic Near East Welfare Association (CNEWA) del Canada, Monsignor Crotty ha dichiarato di sentirsi stimolato dalla nomina che “non si aspettava.” Una nomina che lo porterà a diretto contatto con la tragedia della comunità irachena cristiana da lui stesso definita un “disastro umanitario.”
I legami di Monsignor Crotty con l’Iraq risalgono a quando, alla fine degli anni 90, egli studiava presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica di Roma, l’istituzione che prepara i futuri diplomatici vaticani destinati alle Nunziature Apostoliche o alla Segreteria di Stato. Come Irlandese, infatti, proprio in quegli anni conobbe Padre Ragheed Aziz Kanni, il sacerdote caldeo brutalmente assassinato con tre suddiaconi a Mosul il 3 giugno scorso che allora studiava presso il Collegio Irlandese della capitale e che “ha offerto un grande esempio di eroismo con il suo modo di vivere il sacerdozio.”
Proprio la tragica morte di Padre Kanni, simbolo della drammatica situazione della comunità irachena cristiana, sarà il pensiero guida di Monsignor Crotty nel suo lavoro a Baghdad che dovrà “sostenere gli iracheni cristiani con fraterna solidarietà.”
Una solidarietà che, ricorda Monsignor Crotty, è stata espressa anche dal Papa quando ha dichiarato che “la Santa Sede impiegherà tutti i suoi mezzi e risorse” a tal fine.
La stessa presenza della sede diplomatica vaticana in Iraq è “un segno tangibile della preoccupazione del Pontefice, il legame fisico del ministero di Pietro con le chiese locali.”
D’altra parte, è sempre Monsignor Crotty a ricordarlo, durante la guerra del 2003 fu proprio la Nunziatura Apostolica di Baghdad, allora guidata da Monsignor Fernando Filoni, l’unica sede diplomatica a rimanere aperta persino nei momenti più pericolosi. Una tradizione che non si interromperà e che, anzi, con questa nomina, si rafforzerà per il bene della comunità irachena cristiana.