By Fides
L'intenzione di presentare al Congresso Usa una risoluzione sostenuta da
politici sia repubblicani che democratici per chiedere l'istituzione di
una provincia autonoma nella Piana di Ninive “sotto la bandiera della
protezione delle minoranze”, rappresenta in realtà il primo passo per
mettere in atto “l'infame progetto di Joe Biden di dividere l'Iraq e
indebolirlo”. Lo sostiene la parlamentare sciita Ferdous al Awadi,
rappresentante molto attiva dell'Alleanza nazionale Irachena. “Gli Stati
Uniti – ha dichiarato a fonti irachene la rappresentante politica
sciita - si stanno preparando a dividere l'Iraq attraverso un piano già
presisposto, che dovrà essere realizzato dopo la sconfitta del Daesh”.
Un disegno che, a giudizio di Ferdous al Awadi, in realtà danneggia il
diritto all'autodeterminazione delle popolazioni che vivono nella
regione, e contribuisce a fomentare le spinte settarie centrifughe con
l'intento di “cancellare del tutto l'Iraq dalla mappa geografica”. La
parlamentare ha esortato tutti gli iracheni a non fornire sponde alla
realizzazione di disegni, concepiti fuori dall'Iraq, che a suo giudizio
puntano a far precipitare ancora di più il Paese nel vortice dei
conflitti settari.
Le veementi affermazioni della parlamentare irachena arrivano dopo la Convention nazionale promossa nei giorni scorsi (7-9 settembre) dalla organizzazione no profit Usa In Defense of Christians (IDC), e dedicata al tema “Oltre il Genocidio. Preservare la cristianità in Medio Oriente” (“Beyond Genocide: Preserving Christianity in Middle East”) (vedi Fides 10/9/2016). In quella manifestazione è stata rilanciata l'idea di far pressione sul Congresso Usa affinchè appoggi la creazione di una “zona protetta” per le minoranze religiose nella Piana di Ninive, con il consenso delle autorità locali e in collaborazione sia con il governo centrale di Baghdad che con i responsabili politici della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. Congressisti Usa di diverso schieramento, presenti alla Convention, hanno già espresso il loro appoggio all'iniziativa.
Le veementi affermazioni della parlamentare irachena arrivano dopo la Convention nazionale promossa nei giorni scorsi (7-9 settembre) dalla organizzazione no profit Usa In Defense of Christians (IDC), e dedicata al tema “Oltre il Genocidio. Preservare la cristianità in Medio Oriente” (“Beyond Genocide: Preserving Christianity in Middle East”) (vedi Fides 10/9/2016). In quella manifestazione è stata rilanciata l'idea di far pressione sul Congresso Usa affinchè appoggi la creazione di una “zona protetta” per le minoranze religiose nella Piana di Ninive, con il consenso delle autorità locali e in collaborazione sia con il governo centrale di Baghdad che con i responsabili politici della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. Congressisti Usa di diverso schieramento, presenti alla Convention, hanno già espresso il loro appoggio all'iniziativa.