Giovedì 29 settembre avrà luogo la quinta riunione sulla crisi
umanitaria siriana e irachena promossa dal Pontificio Consiglio “Cor
Unum”. L’incontro, al quale hanno dato la loro adesione circa 40
organismi di carità cattolici, oltre ai rappresentanti degli episcopati
locali, di Congregazioni religiose che operano nell’area del Medio
Oriente, e ai Nunzi Apostolici in Siria e Iraq, sarà aperto alle ore
9.30 dall’Udienza con il Santo Padre, che riceverà i partecipanti nel
Palazzo Apostolico.
I lavori proseguiranno presso l’Auditorium
Giovanni Paolo II della Pontificia Università Urbaniana. Dopo
l’introduzione di Mons. Giampietro Dal Toso, Segretario del Pontificio
Consiglio “Cor Unum”, si succederanno il discorso di Staffan de Mistura,
Inviato Speciale dell’ONU per la Siria; la presentazione della Seconda Indagine sulla risposta della rete ecclesiale alla crisi umanitaria irachena e siriana 2015-2016, realizzata da “Cor Unum”; l’intervento del Segretario di Stato, Card. Pietro Parolin.
Nel pomeriggio, dopo gli aggiornamenti sulla situazione politica e
umanitaria da parte di S.E. Mons. Mario Zenari, Nunzio Apostolico in
Siria, e di S.E. Mons. Alberto Ortega, Nunzio Apostolico in Iraq, i
partecipanti si riuniranno in gruppi di lavoro e l’incontro si
concentrerà sugli aspetti concreti della collaborazione tra i diversi
soggetti impegnati in Medio Oriente.
Obiettivi della riunione, in
continuità con il percorso intrapreso negli ultimi quattro anni, sono
di tracciare un bilancio del lavoro svolto finora dagli organismi
caritativi cattolici nel contesto della crisi, condividendo le risposte
della Chiesa alla situazione umanitaria; discutere le criticità emerse e
individuare le priorità per il futuro; analizzare la situazione delle
comunità cristiane residenti nei Paesi colpiti dalla guerra, promuovendo
la sinergia tra le Diocesi, le Congregazioni religiose e gli organismi
ecclesiali.
Il conflitto in Siria e Iraq ha prodotto una delle
crisi umanitarie più gravi degli ultimi decenni ed è al centro
dell’attenzione internazionale. La Santa Sede, oltre all’attività
diplomatica, partecipa attivamente ai programmi di aiuto e assistenza
umanitaria. La rete ecclesiale, complessivamente, ha raggiunto nel
biennio 2015-2016 oltre 9 milioni di beneficiari individuali,
mobilitando circa 207 milioni di dollari (anno 2015) e 196 milioni di
dollari (anno 2016 aggiornato a luglio). Dal 2011 la crisi avrebbe
provocato oltre 300 mila vittime e 1 milione di feriti. Attualmente sono
più di 13,5 milioni le persone bisognose di aiuto in Siria e oltre 10
milioni in Iraq; i rifugiati interni sono 8,7 milioni in Siria e più di
3,4 milioni in Iraq, mentre 4,8 milioni sono i rifugiati siriani in
tutta l’area del Medio Oriente, in particolare in Turchia, Libano e
Giordania.