By Fides
Il Parlamento iracheno ha votato ieri, lunedì 26 settembre, una mozione per chiudere le porte a ogni ipotesi di modifica dei confini e dello status giuridico della Provincia settentrionale di Ninive.
La mozione, presentata dal parlamentare sunnita Ahmed Jarba, ha ottenuto ampio favore da parte dell'Assemblea parlamentare, raccogliendo l'appoggio delle forze sciite e di molti parlamentari sunniti. Il popolo iracheno - ha dichiarato Jarba dopo il voto - respinge ogni ipotesi preventiva di ripartizione e riconfigurazione giuridica della Piana di Ninive. Secondo i sostenitori della mozione, ogni modifica dei confini e delll'attuale status amministrativo e giuridico della provincia al momento presente rappresenterebbe una violazione della Costituzione irachena. A loro giudizio – riportano fonti locali consultate dall'Agenzia Fides -, le questioni riguardanti il futuro assetto istituzionale dell'area saranno trattate solo se e quando sarà realizzata la piena liberazione di quelle terre dal dominio dei jihadisti dell'autoproclamato Stato Islamico (Daesh). E in ogni caso, i progetti di riconfigurare l'area su base etnica o settaria rappresentano altrettanti tentativi – promossi da forze esterne - per condizionare i futuri scenari politici della regione “con il pretesto di soccorrere le minoranze religiose”:
Il pronunciamento del Parlamento iracheno rappresenta un intenzionale
altolà rispetto a tutte le ipotesi – coltivate sia dentro che fuori
dall'Iraq – di suddividere la provincia di Ninive e ricavare delle “aree
protette” da riservare a gruppi minoritari etnici e religiosi, dotate
di ampia autonomia politica e amministrativa. Negli ultimi tempi (vedi
Fides 16/9/2016), campagne e iniziative politiche lanciate soprattutto
negli Usa avevano riproposto i progetti – periodicamente riaffioranti –
di trasformare la Piana di Ninive in un'area autonoma, riservata alle
popolazioni cristiane caldee, sire e assire. Il 9 settembre scorso,
dodici membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti – 9
eletti nel Partito Repubblicano e 3 eletti nel Partito Democratico –
avevano anche presentato al Comitato per gli Affari esteri della Camera
una Risoluzione per chiedere che il Congresso Usa e la comunità
internazionale promuovano presso il governo iracheno il riconoscimento
di una Provincia corrispondente alla Piana di Ninive e organizzata
secondo criteri giuridici in linea con “l'auto-determinazione da parte
delle popolazioni indigene”.
La risoluzione, presentata dal repubblicano Jeff Fortenberry a nome dei
suoi colleghi, argomentava la richiesta con una lista di 16
considerazioni, molte delle quali facevano riferimento alle campagne
realizzate nei mesi scorsi per spingere il governo Usa e altre istanze
politiche occidentali ad applicare la definizione di “genocidio” alle
varie forme di brutalità e oppressione consumate dai militanti
dell'autoproclamato Califfato Islamico (Daesh) sui cristiani e su altri
gruppi minoritari.