Il 9 settembre scorso, nella Camera dei Rappresentanti USA, si sono
svolte le considerazioni introduttive all’ “Iraq and Syria Genocide
Relief and Accountability Act of 2016”, sottoscritto da una componente
bipartisan di parlamentari al fine di garantire, tra l’altro, il
soccorso alle vittime del genocidio in Iraq e Siria. A giorni la
Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki
Commission) terrà inoltre un’audizione sul medesimo tema.
Il Segretario di Stato statunitense J. Kerry, intervistato oggi da un
noto quotidiano italiano, ha lodato l’impegno dell’Italia nella lotta
contro l’Isis in Iraq e Siria. E’ tempo pertanto che il Parlamento
italiano discuta e voti le due mozioni presentate da un centinaio di
deputati e senatori per il riconoscimento sul piano giuridico del
genocidio in atto in Medio Oriente.
Aiuto alla Chiesa che Soffre Italia, senza entrare nel merito dei
profili politici che emergono nel dibattito degli atti citati, sollecita
quindi nuovamente le Istituzioni italiane a riconoscere giuridicamente
il genocidio in atto, e lo fa nel corso di una visita del direttore
della sezione italiana della Fondazione, Alessandro Monteduro, nel
Kurdistan iracheno, e precisamente ad Erbil e Duhok. Monteduro, assieme a
mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, fa parte di una delegazione
internazionale che, da oggi al 23 settembre, incontrerà autorità civili
ed ecclesiastiche, visiterà i campi profughi che ancora oggi ospitano
decine di migliaia di cristiani costretti dall’Isis alla fuga dal nord
dell’Iraq, e consegnerà loro macchinari e beni di prima necessità.