By SIR, 29 settembre 2010
Una conferenza sulla persecuzione contro i cristiani. Si terrà il 5 ottobre a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo (stanza A5G-2, ore 9 – 12.30), per iniziativa della Comece (Commissione episcopati Unione europea), e dei Gruppi dei conservatori e riformisti europei e del partito popolare europeo (Epp) all’Europarlamento, in collaborazione con Kirche in Not e Open Doors International.
“La persecuzione per motivi religiosi o di credo è ancora presente in tutto il mondo. Il 75% delle morti legate a delitti per motivi di odio o di natura religiosa riguarda persone di fede cristiana” spiega una nota degli organizzatori dell’incontro, secondo i quali “ogni anno 170 mila cristiani soffrono a causa della loro fede”. Di fronte questo fenomeno “l’Europa non può restare passiva – si legge ancora nella nota -. L’Unione europea deve assumersi la corresponsabilità della protezione della libertà religiosa nel mondo”. Nel corso dei lavori la Comece presenterà un rapporto sulla libertà religiosa e alcune raccomandazioni alle istituzioni Ue.
Tra i relatori mons. Eduard Hiiboro Kussala, vescovo della diocesi cattolica di Tombura -Yambio nel sud Sudan; mons. Louis Sako, arcivescovo caldeo di Kirkuk, in Iraq; e T.M. Joseph, rettore del Newman College a Thodupuzha, in India.
Una conferenza sulla persecuzione contro i cristiani. Si terrà il 5 ottobre a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo (stanza A5G-2, ore 9 – 12.30), per iniziativa della Comece (Commissione episcopati Unione europea), e dei Gruppi dei conservatori e riformisti europei e del partito popolare europeo (Epp) all’Europarlamento, in collaborazione con Kirche in Not e Open Doors International.
“La persecuzione per motivi religiosi o di credo è ancora presente in tutto il mondo. Il 75% delle morti legate a delitti per motivi di odio o di natura religiosa riguarda persone di fede cristiana” spiega una nota degli organizzatori dell’incontro, secondo i quali “ogni anno 170 mila cristiani soffrono a causa della loro fede”. Di fronte questo fenomeno “l’Europa non può restare passiva – si legge ancora nella nota -. L’Unione europea deve assumersi la corresponsabilità della protezione della libertà religiosa nel mondo”. Nel corso dei lavori la Comece presenterà un rapporto sulla libertà religiosa e alcune raccomandazioni alle istituzioni Ue.
Tra i relatori mons. Eduard Hiiboro Kussala, vescovo della diocesi cattolica di Tombura -Yambio nel sud Sudan; mons. Louis Sako, arcivescovo caldeo di Kirkuk, in Iraq; e T.M. Joseph, rettore del Newman College a Thodupuzha, in India.