"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

10 novembre 2016

Allo studio del Patriarcato caldeo la creazione di un “Consiglio delle Chiese in Iraq”

By Fides

Il Patriarcato di Babilonia sta studiando il progetto per la creazione di un “Consiglio delle Chiese in Iraq” che riunisca tutte le Chiese e le comunità ecclesiali presenti sul territorio iracheno, e possa essere riconosciuto come organismo unitario in grado di interagire anche con il governo centrale e i poteri politici e amministrativi locali. Lo riferiscono le fonti ufficiali del Patriarcato caldeo consultate dall'Agenzia Fides. Al Consiglio dovrebbero aderire tutte le Chiese cattoliche, ortodosse, orientali pre-calcedoniane e evangelico-protestanti. Il nuovo organismo, nelle intenzioni che muovono la proposta del Patriarcato caldeo, dovrebbe rappresentare uno strumento utilizzato dalle Chiese e dalle comunità cristiane per affrontare insieme le conseguenze del conflitto con i jihadisti dell'autoproclamato Stato Islamico (Daesh) e i problemi connessi alle divisioni settarie che ancora mettono a rischio l'unità del Paese.
Già a fine ottobre (vedi Fides 27/10/2016) il Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako ha rilanciato la proposta di proclamare il 2017 come “Anno della pace in Iraq”, promosso e sostenuto dalle Chiese e comunità cristiane attraverso momenti di preghiera ecumenica e iniziative ecclesiali e culturali condivise, per alimentare a vantaggio di tutto il popolo iracheno la “cultura della pace e della convivenza” nel Paese martoriato dai conflitti settari.