"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

2 aprile 2008

GIOVANNI PAOLO II: WARDUNI (BAGHDAD), “Un araldo di pace”

Fonte: SIR

“Un araldo di pace che non ha mai smesso di gridare contro la guerra. Ha fatto tutto il possibile per evitare i conflitti in tutto il globo ma in modo speciale ricordo il suo impegno per evitare le guerre in Iraq, quella con l’Iran, poi la prima del Golfo e per ultimo l’attuale”.
L’impegno di pace di Giovanni Paolo II, a tre anni dalla morte, non viene dimenticato in Iraq che oggi paga il fatto che, come ricorda al Sir mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad, “nessuno allora volle ascoltare le parole del Pontefice che diceva che la guerra provoca solo male e non risolve nulla. E per capire cosa voleva dire basta camminare, oggi, per le strade di Kirkuk, di Baghdad, di Mossul. C’è solo distruzione”.
“Ricordo quando mandò qui in Iraq il suo rappresentante, il card. Roger Etchegaray, nel tentativo estremo di evitare la guerra. Gli iracheni tutti ricordano ancora gli sforzi di questo Papa buono del quale chiedono oggi protezione e intercessione per ottenere la pace”. Relativamente al rapimento e alla morte di mons. Rahho, arcivescovo di Mossul, mons. Warduni ribadisce che “non ci sono notizie delle indagini, nessuno dice niente, mentre proseguono le marce dei cristiani nella provincia di Mossul per chiedere giustizia. Chi garantisce la giustizia oggi in Iraq? Forse le truppe della coalizione o forse il Governo? Nessuno fa niente per noi”.