By Aleteia
Mediante un comunicato ufficiale, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato questo fine settimana la morte del fondatore e leader del gruppo terroristico dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, insieme a “un gran numero di combattenti e compagni” dell’organizzazione jihadista.
Mediante un comunicato ufficiale, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato questo fine settimana la morte del fondatore e leader del gruppo terroristico dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, insieme a “un gran numero di combattenti e compagni” dell’organizzazione jihadista.
Durante un’operazione militare statunitense realizzata nella notte di
sabato 26 ottobre, Al-Baghdadi stava fuggendo in un tunnel quando,
vedendosi ormai senza via d’uscita, si è fatto scoppiare con il suo
giubbotto esplosivo, provocando non solo la sua morte, ma – come ultimo
gesto della codardia che lo ha caratterizzato come capo di uno dei
gruppi di malviventi più abietti e fanatici di tutta la storia
dell’umanità – assassinando anche tre bambini che si trovavano con lui.
Secondo Trump, il corpo del terrorista è stato mutilato dall’esplosione,
ma i test ne hanno confermato l’identità.
L’agenzia informativa cattolica internazionale ACI ha parlato al riguardo con padre Luis Montes, da più di 20 anni missionario in Medio Oriente, anche in Iraq.
“È
senz’altro un colpo molto forte. Non dobbiamo dimenticare che lo Stato
Islamico è un gruppo terroristico molto importante, ma ce ne sono molti,
ce ne sono stati e, come dicono qui, quando non ci sarà più lo Stato
Islamico ne apparirà un altro”.
Riprendendo le riflessioni dell’arcivescovo caldeo di Erbil,
monsignor Bashar Warda, padre Luis ha aggiunto: “Finché i cristiani
saranno solo tollerati e non vedranno rispettati i loro diritti di
uguaglianza riconosciuti dalla legge, questi gruppi torneranno ad
apparire, sia quelli già esistenti che altri che nasceranno”.
Per il missionario, la violenza terrorista si radica negli
insegnamenti stessi del jihad islamico, che giustifica atti violenti in
nome di una “guerra santa” contro gli “infedeli”.
“Il
fatto che i cristiani siano considerati cittadini di livello inferiore
porta alla violenza, e come ha detto anche monsignor Bashar Warda,
questa è la storia dei cristiani in Medio Oriente da 1.400 anni”, ha
concluso padre Luis.
ACI Digital
Morre líder do Estado Islâmico: Estas são as reflexões de sacerdote missionário no Iraque
28 Outubro 2019