Mons. Saad Sirop, dal 2016 Visitatore apostolico della chiesa caldea in Europa, in un video in cui parla delle recenti proteste che hanno infiammato l'Iraq.
D: Cosa pensa delle proteste che stanno avvenendo in Iraq in questi giorni?
R: In verità, le notizie che arrivano dall'Iraq sono molto, molto, dolorose.
Siamo addolorati e continuiamo a pregare perchè torni la pace in quel paese ferito.
Un paese che ha a lungo sofferto per la povertà, la mancanza dei servizi essenziali, per la dignità calpestata della sua gente, specialmente i poveri ed i deboli, e per la mancanza di sicurezza e stabilità.
Ecco perchè siamo addolorati per ciò che sta accadendo adesso in Iraq.
Noi siamo uniti a coloro che sono caduti come martiri, sono i figli del nostro paese, e vogliamo che ogni persona si senta amata dal suo paese, A DISPETTO della sua religione, del suo colore, del suo aspetto e del suo pensiero.
Vogliamo che tutti gli iracheni sentano che essere iracheni è la cosa più importante, e che i loro diritti umani sono la cosa più importante.
La gente è stanca di essere povera e della mancanza dei servizi essenziali che sono alla base della dignità umana.
Per questa ragione tutte le nostre preghiere sono rivolte al nostro popolo iracheno.
Naturalmente siamo anche arrabbiati con il governo che ha guidato l'Iraq senza migliorare le condizioni di vita della sua gente. E' possibile che la ricchezza del paese e tutte le sue risorse finiscano solo nelle mani di pochi?
I servizi essenziali come elettricità, l'acqua potabile, gli ospedali puliti ed il futuro dei bambini... per quanto possiamo vivere senza tutto ciò? Per QUANTO A LUNGO il popolo iracheno dovrà ancora soffrire?
Ecco perchè siamo a fianco del popolo iracheno oggi, nel momento del dolore e del bisogno.
R: In verità, le notizie che arrivano dall'Iraq sono molto, molto, dolorose.
Siamo addolorati e continuiamo a pregare perchè torni la pace in quel paese ferito.
Un paese che ha a lungo sofferto per la povertà, la mancanza dei servizi essenziali, per la dignità calpestata della sua gente, specialmente i poveri ed i deboli, e per la mancanza di sicurezza e stabilità.
Ecco perchè siamo addolorati per ciò che sta accadendo adesso in Iraq.
Noi siamo uniti a coloro che sono caduti come martiri, sono i figli del nostro paese, e vogliamo che ogni persona si senta amata dal suo paese, A DISPETTO della sua religione, del suo colore, del suo aspetto e del suo pensiero.
Vogliamo che tutti gli iracheni sentano che essere iracheni è la cosa più importante, e che i loro diritti umani sono la cosa più importante.
La gente è stanca di essere povera e della mancanza dei servizi essenziali che sono alla base della dignità umana.
Per questa ragione tutte le nostre preghiere sono rivolte al nostro popolo iracheno.
Naturalmente siamo anche arrabbiati con il governo che ha guidato l'Iraq senza migliorare le condizioni di vita della sua gente. E' possibile che la ricchezza del paese e tutte le sue risorse finiscano solo nelle mani di pochi?
I servizi essenziali come elettricità, l'acqua potabile, gli ospedali puliti ed il futuro dei bambini... per quanto possiamo vivere senza tutto ciò? Per QUANTO A LUNGO il popolo iracheno dovrà ancora soffrire?
Ecco perchè siamo a fianco del popolo iracheno oggi, nel momento del dolore e del bisogno.
Noi chiediamo alle forze armate di PROTEGGERE LA GENTE, senza riguardo delle sue inclinazioni politiche. VOI siete le nostre forze armate, il NOSTRO esercito, VOI dovete essere l'esercito PER l'Iraq. Dovete essere l'esercito che protegge tutti i diritti umani e non i diversi interessi politici, protegge il paese nella sua interezza, da nord a sud. Questo è l'Iraq in cui siamo nati e siamo cresciuti.
Questo è quello per cui abbiamo pregato oggi e, sì, noi sosteniamo il popolo iracheno che soffre e chiediamo alle forze armate ed alla polizia di PROTEGGERE le persone e di non usar loro violenza. Sono i giovani del nostro paese, hanno diritto di esprimere le loro opinioni, dobbiamo fermare le morti causate da armi letali. Non è una questione politica, essi non hanno mostrato nessuna inclinazione politica, hanno solo issato la bandiera irachena: vogliono un Iraq dignitoso per ogni persona.
Questo è quello per cui abbiamo pregato oggi e, sì, noi sosteniamo il popolo iracheno che soffre e chiediamo alle forze armate ed alla polizia di PROTEGGERE le persone e di non usar loro violenza. Sono i giovani del nostro paese, hanno diritto di esprimere le loro opinioni, dobbiamo fermare le morti causate da armi letali. Non è una questione politica, essi non hanno mostrato nessuna inclinazione politica, hanno solo issato la bandiera irachena: vogliono un Iraq dignitoso per ogni persona.
Traduzione ed adattamento dall'inglese di Baghdadhope