By Aiuto alla Chiesa che Soffre
I cristiani sono il gruppo religioso maggiormente perseguitato e l’asse del fondamentalismo islamista si è ormai spostato dal Medio Oriente all’Africa e all’Asia meridionale ed orientale. È quanto emerge dal nuovo studio sulla persecuzione anticristiana della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Perseguitati più che mai. Focus sulla persecuzione anticristiana tra il 2017 e il 2019 (cliccare qui per il testo integrale della ricerca) è stato presentato stamattina a Roma nella basilica di San Bartolomeo all’Isola ed esamina gli sviluppi più significativi nei 20 Paesi che destano maggiore preoccupazione a causa delle violazioni dei diritti umani subite dai cristiani, dal luglio 2017 ad oggi.
IRAQ
I cristiani tornano lentamente nelle loro città e nei loro villaggi nella Piana di Ninive dopo il tentativo da parte di ISIS di eliminare il Cristianesimo da queste terre. Nell'ottobre 2018, durante una visita nel Regno Unito organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre, l'arcivescovo caldeo Habib Nafali ha dichiarato che i cristiani iracheni hanno subito sistematicamente violenze con il fine deliberato di sradicarli dalla loro patria: «Se questo non è genocidio, allora cos'è il genocidio?» (1) Lo stesso sentimento è stato espresso dal patriarca caldeo Louis Raphael I Sako (2)
Nel giugno 2019 poco più del 46% delle famiglie fuggite era ritornato, ma le Chiese hanno continuato a lamentare la mancanza di un sostegno alla ricostruzione sia a livello nazionale che internazionale. Don Salar Kajo, del Comitato Ricostruzione Ninive istituito dalle Chiese locali, ha affermato che «dopo il primo anno di ricostruzione, l'unico canale di aiuto è giunto esclusivamente attraverso la Chiesa», notando tuttavia come il governo ungherese abbia fornito un contributo diretto. (3) Il processo di rimpatrio è stato complicato da problemi legati alla sicurezza, con episodi di aggressioni ai cristiani e di espropriazione delle loro terre da parte delle stesse milizie che dovrebbero invece proteggere i loro insediamenti. (4)
In tutto il Paese le comunità cristiane affrontano diversi problemi, tra cui le tasse aggiuntive che vengono imposte nelle aree a maggioranza cristiana dalla regione autonoma curda (5), la mancanza di sostegno per coloro che hanno subito violenze sessuali (6), la confisca illegale di almeno 350 proprietà cristiane (7) e gli omicidi isolati di cristiani e appartenenti ad altre minoranze. (8)
DICEMBRE 2017 Il deputato Joseph Silewa si è lamentato del fatto che i cristiani di Qaraqosh e di Bartella siano stati aggrediti - in alcuni casi sessualmente - da membri della trentesima brigata delle Forze di Mobilitazione Popolare sciite e shabak (PMF). Il Direttore Generale degli Affari Cristiani del governo regionale del Kurdistan ha confermato che vi sono state molestie e abusi da parte di membri delle PMF e di altre milizie in seguito alla liberazione della Piana di Ninive dallo Stato Islamico. (9)
MARZO 2018 Il dottor Hisham Shafiq è stato pugnalato a morte insieme alla moglie e all’anziana madre nella loro casa di Bagdad. Padre Biyos Qasha ha dichiarato di temere che questi eventi facciano parte di un piano per costringere i cristiani ad abbandonare le loro abitazioni. (10)
GENNAIO 2019 Il nuovo programma di studi formulato dal Ministero della Pubblica Istruzione è stato condannato dal patriarca Louis Raphael Sako, leader della Chiesa caldea. «Ho letto dichiarazioni inesatte, inappropriate e offensive che incitano all'odio e alla divisione e che sono lontane dai valori di tolleranza, cittadinanza e coesistenza», ha dichiarato il prelato iracheno. Ad esempio, i libri di testo per bambini di età compresa tra 6 e 11 anni definiscono «malate» le donne che non portano il velo. (11)
APRILE 2019 La sparatoria contro una processione della Domenica delle Palme avvenuta a Bartella ha costretto i cristiani a rinunciare alla tradizionale cerimonia di inizio della Settimana Santa. Delle auto si sono affiancate alla processione, mentre le persone all'interno hanno aperto il fuoco. Meno di un terzo delle 3.800 famiglie cristiane che avevano lasciato Bartella vi ha fatto ritorno. Secondo quanto riferito, le milizie sciite shabak che controllano la sicurezza della città sono responsabili di diversi attacchi ai danni dei cristiani, incluso quello avvenuto di fronte alla chiesa di San Giorgio, dove i miliziani hanno sparato per più di un’ora per poi minacciare il parroco, padre Behnam Benoka. (12)
I cristiani sono il gruppo religioso maggiormente perseguitato e l’asse del fondamentalismo islamista si è ormai spostato dal Medio Oriente all’Africa e all’Asia meridionale ed orientale. È quanto emerge dal nuovo studio sulla persecuzione anticristiana della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Perseguitati più che mai. Focus sulla persecuzione anticristiana tra il 2017 e il 2019 (cliccare qui per il testo integrale della ricerca) è stato presentato stamattina a Roma nella basilica di San Bartolomeo all’Isola ed esamina gli sviluppi più significativi nei 20 Paesi che destano maggiore preoccupazione a causa delle violazioni dei diritti umani subite dai cristiani, dal luglio 2017 ad oggi.
IRAQ
I cristiani tornano lentamente nelle loro città e nei loro villaggi nella Piana di Ninive dopo il tentativo da parte di ISIS di eliminare il Cristianesimo da queste terre. Nell'ottobre 2018, durante una visita nel Regno Unito organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre, l'arcivescovo caldeo Habib Nafali ha dichiarato che i cristiani iracheni hanno subito sistematicamente violenze con il fine deliberato di sradicarli dalla loro patria: «Se questo non è genocidio, allora cos'è il genocidio?» (1) Lo stesso sentimento è stato espresso dal patriarca caldeo Louis Raphael I Sako (2)
Nel giugno 2019 poco più del 46% delle famiglie fuggite era ritornato, ma le Chiese hanno continuato a lamentare la mancanza di un sostegno alla ricostruzione sia a livello nazionale che internazionale. Don Salar Kajo, del Comitato Ricostruzione Ninive istituito dalle Chiese locali, ha affermato che «dopo il primo anno di ricostruzione, l'unico canale di aiuto è giunto esclusivamente attraverso la Chiesa», notando tuttavia come il governo ungherese abbia fornito un contributo diretto. (3) Il processo di rimpatrio è stato complicato da problemi legati alla sicurezza, con episodi di aggressioni ai cristiani e di espropriazione delle loro terre da parte delle stesse milizie che dovrebbero invece proteggere i loro insediamenti. (4)
In tutto il Paese le comunità cristiane affrontano diversi problemi, tra cui le tasse aggiuntive che vengono imposte nelle aree a maggioranza cristiana dalla regione autonoma curda (5), la mancanza di sostegno per coloro che hanno subito violenze sessuali (6), la confisca illegale di almeno 350 proprietà cristiane (7) e gli omicidi isolati di cristiani e appartenenti ad altre minoranze. (8)
DICEMBRE 2017 Il deputato Joseph Silewa si è lamentato del fatto che i cristiani di Qaraqosh e di Bartella siano stati aggrediti - in alcuni casi sessualmente - da membri della trentesima brigata delle Forze di Mobilitazione Popolare sciite e shabak (PMF). Il Direttore Generale degli Affari Cristiani del governo regionale del Kurdistan ha confermato che vi sono state molestie e abusi da parte di membri delle PMF e di altre milizie in seguito alla liberazione della Piana di Ninive dallo Stato Islamico. (9)
MARZO 2018 Il dottor Hisham Shafiq è stato pugnalato a morte insieme alla moglie e all’anziana madre nella loro casa di Bagdad. Padre Biyos Qasha ha dichiarato di temere che questi eventi facciano parte di un piano per costringere i cristiani ad abbandonare le loro abitazioni. (10)
GENNAIO 2019 Il nuovo programma di studi formulato dal Ministero della Pubblica Istruzione è stato condannato dal patriarca Louis Raphael Sako, leader della Chiesa caldea. «Ho letto dichiarazioni inesatte, inappropriate e offensive che incitano all'odio e alla divisione e che sono lontane dai valori di tolleranza, cittadinanza e coesistenza», ha dichiarato il prelato iracheno. Ad esempio, i libri di testo per bambini di età compresa tra 6 e 11 anni definiscono «malate» le donne che non portano il velo. (11)
APRILE 2019 La sparatoria contro una processione della Domenica delle Palme avvenuta a Bartella ha costretto i cristiani a rinunciare alla tradizionale cerimonia di inizio della Settimana Santa. Delle auto si sono affiancate alla processione, mentre le persone all'interno hanno aperto il fuoco. Meno di un terzo delle 3.800 famiglie cristiane che avevano lasciato Bartella vi ha fatto ritorno. Secondo quanto riferito, le milizie sciite shabak che controllano la sicurezza della città sono responsabili di diversi attacchi ai danni dei cristiani, incluso quello avvenuto di fronte alla chiesa di San Giorgio, dove i miliziani hanno sparato per più di un’ora per poi minacciare il parroco, padre Behnam Benoka. (12)
1. “Christianity in Iraq “one wave of persecution” from extinction”, The Tablet, 10 ottobre 2018, https://www.thetablet.co.uk/news/10842/christianity-in-iraq-one-wave-of-persecution-from-extinction2. John Newton, “Cardinal highlights threat to Christianity”, Aiuto alla Chiesa che Soffre, 29 settembre 2017, https://acnuk.org/news/iraq-cardinal-highlights-threat-to-christianity/
3. John Newton, “Help families home now – or Christianity could disappear from the country”, Aiuto alla Chiesa che Soffre, 19 marzo 2018, https://acnuk.org/news/iraq-help-families-home-now-or-christianity-could-disappear-from-the-country/ 4. “Assyrian Christian Lands Forcibly Seized in Northern Iraq: Authorities Again Petitioned to Protect the Rights of Minorities”, International Christian Concern, 17 maggio 2018, https://www.persecution.org/2018/05/17/assyrian-christian-lands-forcibly-seized-northern-iraq/
5. Business charges were added in Ankawa, Erbil and Semel near Duhok. Ankawa Today (Facebook), 2 luglio 2018, https://www.facebook.com/617288955025470/posts/1973203526100666/
6. “Islamic State rape survivors in Iraq are like ‘living corpses’”, The New Arab, 10 marzo 2018, https://www.alaraby.co.uk/english/news/2018/3/10/is-rape-survivors-in-iraq-are-like-living-corpses
7. “350 Christian Homes Illegally Seized in Iraq”, International Christian Concern, 21 novembre 2018, https://www.persecution.org/2018/11/21/350-christian-homes-illegally-seized-iraq/
8. “Iraq: Christians concerned after spate of deadly violence”, Middle East Concern, 20 marzo 2018, https://meconcern.org/2018/03/20/iraq-christians-concerned-after-spate-of-deadly-violence/
9. Sangar Ali, “Hashd al-Shaabi sexually harass Christians in Nineveh Plain: Christian MP”, Kurdistan 24, 15 dicembre 2017 (ultimo aggiornamento), http://www.kurdistan24.net/en/news/6ddbf5d1-0d0d-49f2-988e-64fb440cd88b
10. “Christian Family Stabbed at Home by Armed Group in Baghdad”, International Christian Concern, 12 marzo 2018, https://www.persecution.org/2018/03/12/christian-family-stabbed-home-armed-group-baghdad/11. Claire Evans, “Iraqi Curriculum Issues Veiled Threat Against Christian Women”, International Christian Concern, 15 gennaio 2019, https://www.persecution.org/2019/01/15/iraqi-curriculum-issues-veiled-threat-christian-women/
12. Account of attack from Archbishop Bashar Warda; “‘Trust is gone’: Iraqi Christians fear returning due to Shiite militia”, Daily Star (Libano), 12 febbraio 2019, http://www.dailystar.com.lb/News/Middle-East/2019/Feb-12/476387-trust-is-gone-iraqi-christians-fear-returning-due-to-shiite-militia.ashx?utm_content=buffer763df&utm_medium=social&utm_source=twitter.com&utm_campaign=buffer ; “Militia Forces Threaten Iraqi Priest”, International Christian Concern, 3 dicembre 2018, https://www.persecution.org/2018/12/03/militia-forces-threaten-iraqi-priest/