"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

29 ottobre 2019

Incontro dei capi delle chiese o dei loro rappresentanti a Baghdad


Su invito del patriarca cardinale Louis Raphael Sako, i capi delle chiese o i loro rappresentanti (perché alcuni di loro sono all'estero) si sono incontrati la mattina del 29 ottobre 2019 presso la sede del patriarcato caldeo nel quartiere di  Al-Mansour a Baghdad per discutere dell'attuale situazione in Iraq.
All'incontro hanno partecipato entrambi i vescovi ausiliari Mar Basilios Yaldo e Mar Robert Saeed Jarjis.

Dichiarazione dei capi o dei rappresentanti di diverse chiese a Baghdad
Noi, capi o rappresentanti delle chiese in Iraq, ci siamo incontrati presso il quartier generale del patriarcato caldeo a Baghdad per discutere dell'attuale situazione nel nostro amato paese, e per rendere tutti consapevoli delle efficaci "misure" per proteggerlo dallo scivolare verso l'ignoto.
Confermiamo la nostra solidarietà con una manifestazione pacifica e sosteniamo le genuine richieste dei manifestanti di: lavoro, alloggi, servizi, assistenza sociale e sanitaria, una ferma lotta alla corruzione nonché il recupero del denaro" iracheno" saccheggiato.

Come pastori iracheni, e alla luce della nostra storica responsabilità nei confronti di questo paese culla di civiltà, invitiamo il governo a prendere decisioni coraggiose e storiche che dovrebbero effettivamente riformare ciò che deve essere riformato attraverso un dialogo culturale responsabile e coraggioso, lontano dall'uso della forza e dalla violenza che non servono al paese. Rendiamo inoltre onore a questi giovani uomini e donne, che rappresentano il futuro dell'Iraq, per le loro pacifiche proteste, per il loro superare le barriere settarie, per il loro sottolineare l'identità nazionale irachena e per il loro concentrarsi sul rendere l'Iraq una società civile che rispetta il pluralismo e una casa per tutti.
Con cuori pieni di speranza invitiamo tutti i manifestanti a mantenere pacifiche le loro manifestazioni non permettendo agli intrusi di farle loro, ed evitando di attaccare proprietà pubbliche e private.
Invitiamo anche il Governo ad assumersi le proprie responsabilità proteggendo le vite dei manifestanti ed il loro diritto ad esprimere pacificamente le proprie opinioni. 
 
Preghiamo infine Dio onnipotente di concedere la Sua misericordia alle anime delle vittime  dei manifestanti e delle forze di sicurezza, di guarire i feriti e di illuminare la mente di tutti per fare dell'Iraq un paese di gloria.

Tradotto ed adattato da Baghdadhope

Meeting of Church Leaders or their Representatives in Baghdad