"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

5 marzo 2013

Libano. I caldei. La legge elettorale e le elezioni. Ma anche un nuovo convento e gli auguri al nuovo Patriarca

By Baghdadhope*
Mons. Michael Kassarji e Mar Melis Zaia

Il 9 febbraio nel villaggio di Ain Sabeeh, a circa 10 km da Beirut, è stata posata la prima pietra del convento delle Suore Caldee Figlie di Maria Immacolata che sarà dedicato a San Raffaele Arcangelo.
Alla cerimonia erano presenti il Vescovo caldeo di Beirut, Mons. Michael Kassarji, il Vicario Apostolico di Beirut, Mons. Paul Dahda, diversi sacerdoti, le suore che vivranno nel convento guidate dalla loro Superiora, Madre Philip Korma ed il presidente del Consiglio Supremo dei Caldei in Libano, Antoine Hakim, oltre a fedeli e rappresentanti di varie associazioni.  

Il giorno prima il vescovo caldeo, Mons. Kassarji, accompagnato da una delegazione di sacerdoti aveva accolto nella sede dell’Eparchia Shaker Aoun, vice presidente del Partito Falangista Libanese, incontro durante il quale Mons. Kassarji ha ribadito la volontà della chiesa caldea di collaborare con tutte le forze politiche del paese sottolineando l’importanza della giusta rappresentanza per tutte le comunità in vista delle elezioni parlamentari previste per giugno. (Nota)
Sempre per trattare il problema dell’equa rappresentanza delle diverse comunità cristiane nelle prossime elezioni Mons. Kassarji ha poi incontrato il 22 febbraio il presidente del Partito Falangista Libanese Sami Gemayel nella sede del partito.
I partecipanti all’incontro hanno ribadito la necessità di garantire i diritti di ognuno mettendo fine ai pregiudizi che colpiscono le minoranze.
Anche i caldei, per quanto non  rappresentanti cristiani di maggioranza, entrano quindi nel gioco politico che riguarda le proposte per la nuova legge elettorale in Libano che avrebbe dovuto essere approvata a gennaio dal Parlamento ma che ancora trova ostacoli nelle tre diverse posizioni a riguardo espresse dalle forze politiche del paese.
Lasciando da parte la politica e tornando alla Chiesa c’è da registrare la visita, lo scorso 20 febbraio, fatta a Mons. Kassarji da Mar Melis Zaia, Arcivescovo dell’Australia e della Nuova Zelanda della Chiesa Assira dell’Est che ha approfittato per porgere i suoi auguri per la nomina di Mons. Louis Sako a nuovo patriarca della Chiesa Caldea sottolineando la necessità di stringere i legami che già uniscono le due chiese sorelle. Una necessità che non si può considerare slegata dall’apertura a questo corso annunciata da Mar Sako già il giorno dopo la sua nomina avvenuta a Roma il 1 febbraio scorso quando aveva espresso il desiderio che il dialogo tra le due chiese interrottosi anni fa potesse riprendere.

Per una spiegazione sulle proposte di legge elettorale in Libano si consiglia di leggere su Osservatorio Iraq l’intervista di Giacomo Galeno a Rony al-Asaad, responsabile della Ong Civil Campaign for Electoral Reform (CCER)