Fonte: SIR
“Hanno voluto colpire un simbolo della presenza cristiana e cattolica irachena e non solo di Mosul. Tornano a salire la paura e la fuga dei cristiani”. Sono le prime parole, rilasciate al SIR, da padre Emil Shimoun Nona, neo eletto arcivescovo di Mosul, commentando l’attentato che stamattina ha distrutto la chiesa di sant’Efrem nel centro città. “E’ tutto distrutto – aggiunge mons. Nona - fortunatamente non abbiamo notizie di vittime, il parroco si è salvato perché non era in casa. La polizia ha avviato le indagini per scoprire i colpevoli di questo terribile atto. Resta difficile capire come sia potuta accadere una cosa simile, davanti ai luoghi di culto c’è sempre polizia e camionette. Dai primi rilievi pare non si sia trattato di un’autobomba ma di esplosivo piazzato dentro la chiesa. Comunque bisogna attendere per avere certezze”. “Hanno voluto colpire una parrocchia nel centro della città, una zona povera, dove restano ancora delle famiglie cristiane, quelle che non hanno potuto lasciare la città prima a causa sempre delle violenze – spiega il neo arcivescovo – adesso è tornata la paura e ricomincerà la fuga dei cristiani. Hanno distrutto le mura, le pietre della chiesa, adesso dobbiamo riedificare quella delle persone che hanno timore, e stanno perdendo la fiducia e la speranza. Abbiamo bisogno di preghiere, aiuto e sostegno morale e materiale”.