"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

10 novembre 2009

Mar Ignatius Joseph Younan III. Terminata la visita apostolica in Iraq. Inaugurato il nuovo seminario e la facoltà di teologia e filosofia

By Baghdadhope

Fonti: Ankawa.com e Diocesi siro cattolica di Mosul

A neanche un anno dalla sua
nomina a patriarca della chiesa siro cattolica Mar Ignatius Joseph Younan III ha consolidato la sua posizione con la prima visita apostolica in Iraq. Dopo le celebrazioni a Baghdad e gli incontri ecumenici e politici, il patriarca ha raggiunto il nord del paese, la zona in cui migliaia di cristiani si sono rifugiati in cerca di sicurezza e dove molti villaggi, da secoli, sono abitati interamente o quasi da cristiani.
E’ il caso di Bakhdida/Qaraqosh/Al Hamdaniya,* il villaggio appartenente alla diocesi di Mosul (l’altra diocesi in Iraq è a Baghdad) che si può considerare il “cuore” della chiesa siro cattolica e che è stato il centro di questa visita. In realtà il patriarca ha iniziato ad incontrare i fedeli ed il clero della sua chiesa già ad Erbil dove, arrivato in aereo da Baghdad, è stato accolto da Msgr. George Alqas Musa, vescovo di Mosul, il 21 di ottobre. Da quel giorno gli incontri si sono susseguiti frenetici. Molte sono state le occasioni di incontro in onore del patriarca nei vari villaggi e città del nord come Mosul - dove sono state ricordate le figure dei martiri della chiesa tra cui Mons. Faraj P. Raho, il vescovo caldeo della città rapito ed ucciso nel 2008 - Kirkuk, Bartella, - e dove ha incontrato il vescovo siro ortodosso della diocesi di Mar Matti, Mar Timotheus Musa Alshamani – e Karamles.
Non c’è dubbio però che proprio a Bakhdida l’importanza della visita si è rivelata appieno. Nella chiesa di Attahira Alkabira il patriarca ha ordinato quattro nuove suore dell’ordine delle Figlie di Maria della Misericordia e due nuovi diaconi alla presenza dei vescovi siro cattolici che lo hanno accompagnato in questa visita apostolica - Msgr. George Alqas Musa (Mosul), Msgr. Athanase Matti Shaba Matoka (Baghdad), Msgr. Rabula Antoine Beylouni (Mardin) e Msgr. Jules Mikhail Al-Jamil (Takrit) - e di vescovi delle altre chiese irachene – Mons. Jacques Isaac per la chiesa caldea, Mar Gregorius Saliba Shamoun e Mons. Severius Isaac Saka per quella siro ortodossa, Mons. Gewargis Toma per l’Antica Chiesa dell’Est e Mons. Francis A. Chullikat, Nunzio Apostolico in Giordania ed Iraq.
Tutti vescovi che hanno anche partecipato all’inaugurazione dell’edificio che ospiterà il seminario della chiesa siro cattolica che, creato nel 2006, aveva ancora sede provvisoria ma soprattutto la facoltà di filosofia e teologia dedicata a Mar Ephrem. Una facoltà che dovrebbe nelle intenzioni affiancare nella preparazione culturale del clero e dei laici della chiesa siro cattolica il Babel College, la già esistente analoga facoltà diretta dalla chiesa caldea che tuttora li accoglie.
Sempre a Bakhdida Mar Ignatius Joseph Younan III ha ricevuto la visita del patriarca della chiesa caldea, Cardinale Mar Emmanuel III Delly, di ritorno a Baghdad con il vescovo ausiliare Mons. Sleimun Warduni dopo il viaggio in Georgia dove ha consacrato la prima chiesa cattolica di rito orientale del paese caucasico. Visita durante la quale i due patriarchi hanno discusso della situazione delle chiese e dei fedeli in Iraq e della necessità di una maggiore coesioni tra le componenti cristiane del paese.
Nel nord, come già era stato a Baghdad, Mar Younan III ha avuto occasione di incontrare alcune personalità politiche del paese. Così è stato per il Presidente della regione del Kurdistan, Massoud Barzani, cui il patriarca ha rivolto parole di ringraziamento per il sostegno e la protezione accordata dal Governo Regionale del Kurdistan ai cristiani che lo abitano e che vi si sono trasferiti negli ultimi anni dalle più violente regioni del centro e del sud. Parole cui Barzani ha risposto sottolineando l’importanza della componente cristiana nella costruzione del futuro della regione, ribadendo la volontà del governo curdo di dare ad essa accoglienza in spirito di fraternità e condannando i responsabili delle violenze compiute a suo danno.
Le condizioni dei cristiani in Iraq e l’importanza della visita apostolica sono state invece argomento di discussione con Sarkis Aghajan, ex ministro delle finanze del Governo Regionale Curdo di fede cristiana cui Mar Younan III ha donato un’icona della Vergine Maria e di Gesù.
A conclusione della sua visita pastorale in un'intervista rilasciata al sito Ankawa.com il patriarca ha espresso la propria soddisfazione sottolineando come, malgrado le difficoltà del passato e le ovvie sfide del futuro, la popolazione cristiana abbia mantenuto un forte attaccamento alla religione ed alle proprie radici, e come essa sia una tessera fondamentale del mosaico di etnie e rligioni di cui è composto l'Iraq.

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Il nome Bakhdida, di origine siriaca, sembra significasse “Casa della gioventù” o, secondo altre interpretazioni “Casa del nibbio” da cui sarebbe derivato il suo attuale – ed usato – nome arabo di Qaraqosh, mutuato dal turco in cui significava “Uccello nero”. Oltre però ad un nome siriaco ed uno arabo il villaggio ha anche il nome del distretto di Al Hamdaniya di cui è il centro e che comprende altre decine di villaggi grandi e piccoli tra cui i più famosi sono Bartella e Karamles.