"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

28 novembre 2008

L'Unione Europea pronta ad accogliere 10.000 iracheni

Fonte: BBC

Tradotto ed adattato da Baghdadhope

L'Unione europea si è detta pronta ad accogliere fino a 10.000 rifugiati iracheni, molti dei quali vivono in condizioni di estrema difficoltà in Giordania e in Siria. L'accordo è stato raggiunto giovedì nel corso di una riunione a Bruxelles durante la quale i ministri degli interni hanno ricevuto una nuova relazione sulle condizioni nei campi profughi. La Germania ha dichiarato che accoglierà circa 2.500 dei rifugiati. Sarà data priorità a quelli che hanno esigenze mediche, alle vittime di torture, alle madri nubili ed alle minoranze religiose. L'agenzia dell'ONU per i rifugiati, l'UNHCR, ha accolto l'impegno dell'Unione europea giudicandola un "passo positivo" e sottolineando come avesse pressato per 18 mesi l'Unione Europea perchè offrisse maggiore protezione ai rifugiati iracheni in pericolo. Finora solo il 10% di quelli reinsediati dall'UNHCR hanno trovato una sistemazione nei paesi dell'Unione Europea, soprattutto in Svezia e nei Paesi Bassi, riporta da Bruxelles Oana Lungescu della BBC. La Svezia afferma di aver accolto circa 18.000 richiedenti asilo iracheni nel 2007 - più della metà del totale che è entrata nella UE lo scorso anno. La Svezia ha una consolidata comunità irachena che ammonta a circa 100.000 persone, ma afferma che altri paesi della UE dovrebbero accogliere una quota maggiore di iracheni fuggiti in gran parte dalla violenza e dalla povertà.

Non è un impegno vincolante
Un portavoce del ministero dell'interno britannico ha affermato che il Regno Unito "ha già dimostrato la sua chiara determinazione a sostenere i profughi iracheni attraverso il programma Gateway, con oltre 200 persone reinsediate nel Regno Unito dal mese di aprile ed altre in arrivo nei prossimi mesi". "Continueremo a lavorare con i nostri partner europei per garantire che i profughi iracheni siano reinsediati in tutta Europa", ha aggiunto. Un gruppo di esperti che ha visitato i campi profughi iracheni in Medio Oriente ha recentemente riportato un peggioramento delle condizioni della maggior parte dei rifugiati i cui risparmi stanno finendo e che non hanno ottenuto i permessi di lavoro, hanno segnalato i media tedeschi.
La decisione dell'Unione Europea circa il reinsediamento dei profughi è volontaria e non vincolante, ed è improbabile che inverta l'attuale tendenza, dice il nostro corrispondente. Finora la maggior parte dei rifugiati iracheni sono stati accolti dagli Stati Uniti, dal Canada e dall'Australia.