Fonte: SIR
“Devono lasciare un Paese sicuro e stabile prima di andare via. Il rischio, altrimenti, è quello di far sprofondare la nazione nel caos”. Commenta così il vicario patriarcale di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, l’accordo sul ritiro delle truppe americane dall’Iraq entro il 31 dicembre 2011. “Non spetta alla Chiesa fare valutazioni politiche – dichiara al Sir il vescovo – ma l’Iraq deve essere libero ed indipendente, deve vedersi riconosciuti i suoi diritti, quelli del suo popolo e delle minoranze che lo compongono. Il nostro Paese non deve essere sottomesso da nessuno ed ha diritto alla autodeterminazione”.
Per Warduni “è necessario in questi tre anni preparare il Paese perché sia effettivamente indipendente. Ciò significa favorire la riconciliazione nazionale: garantendo a tutti gli iracheni i medesimi diritti – è la conclusione - nessuno si sentirà più sotto occupazione, e nella libertà, potranno cooperare per il bene dell’Iraq allacciando relazioni paritarie con tutte le altre nazioni”.