Ecco il testo della lettera che il Patriarca Mar Emmanuel III Delly ha inviato al Primo Ministro iracheno Nouri Al Maliki.
Come ha confermato a Baghdadhope il Patriarca Vicario Caldeo, Monsignor Shleimun Warduni, lettere identiche sono state inviate al Presidente iracheno, Jalal Talabani, ai due Vice presidenti Abdel Abdel Mahdi e Tareq Al Hashimi, al Presidente del Parlamento, Mahmoud Al Mashadani, ed al capo religioso sciita Ayatollah Ali Al Sistani.
In calce la lettera in versione originale. Di seguito la sua traduzione ed adattamento di Monsignor Philip Najim, Procuratore della Chiesa Caldea preso la Santa Sede e di Baghdadhope.
A Sua Eccellenza Nouri Al Maliki, Primo Ministro dell’Iraq,
un augurio sincero di pace e salute
Come si sa i cristiani sono il più antico popolo originario dell’Iraq e la storia testimonia la loro fedeltà nel servizio e nella difesa della patria e il loro essere suoi figli fedeli nel dovere.
Con la Sua saggia amministrazione ci sentiamo uguali a tutte le altre componenti del paese, senza alcuna discriminazione, ma grande è stato il colpo da noi ricevuto per l’abrogazione da parte del parlamento dell’articolo 50 della Iraqi Provincial Election Law che riguarda la rappresentatività delle minoranze all’interno delle quote precedentemente stabilita. Consideriamo questa abrogazione un’ingiustizia nei nostri confronti, per la nostra rappresentatività e la nostra partecipazione alla società del nuovo Iraq democratico.
Sua Eccellenza, speriamo che siano considerate le ingiustizie e l’emigrazione forzata che hanno colpito noi cristiani.
Speriamo che il nostro retto governo sotto la Sua saggia guida guardi con occhio giusto all’articolo sopra menzionato perché esso non sia abrogato.
Confermiamo a Sua Eccellenza il nostro imperituro impegno ai nostri doveri patriottici e la nostra supplica a Dio onnipotente è che Le dia salute e Le assicuri il successo.
Cardinale Emmanuel III Delly
Patriarca di Babilonia dei Caldei
Presidente della Conferenza Episcopal
un augurio sincero di pace e salute
Come si sa i cristiani sono il più antico popolo originario dell’Iraq e la storia testimonia la loro fedeltà nel servizio e nella difesa della patria e il loro essere suoi figli fedeli nel dovere.
Con la Sua saggia amministrazione ci sentiamo uguali a tutte le altre componenti del paese, senza alcuna discriminazione, ma grande è stato il colpo da noi ricevuto per l’abrogazione da parte del parlamento dell’articolo 50 della Iraqi Provincial Election Law che riguarda la rappresentatività delle minoranze all’interno delle quote precedentemente stabilita. Consideriamo questa abrogazione un’ingiustizia nei nostri confronti, per la nostra rappresentatività e la nostra partecipazione alla società del nuovo Iraq democratico.
Sua Eccellenza, speriamo che siano considerate le ingiustizie e l’emigrazione forzata che hanno colpito noi cristiani.
Speriamo che il nostro retto governo sotto la Sua saggia guida guardi con occhio giusto all’articolo sopra menzionato perché esso non sia abrogato.
Confermiamo a Sua Eccellenza il nostro imperituro impegno ai nostri doveri patriottici e la nostra supplica a Dio onnipotente è che Le dia salute e Le assicuri il successo.
Cardinale Emmanuel III Delly
Patriarca di Babilonia dei Caldei
Presidente della Conferenza Episcopal