Fonte: SIR
"La Germania non può rimangiarsi quanto promesso": lo ha affermato Otmar Oehring, incaricato per i diritti umani dell’opera missionaria cattolica Missio, relativamente all’accoglienza di profughi iracheni. All’agenzia Kna Oehring ha deplorato la diminuzione dell’impegno della politica tedesca verso l’accoglienza dei cristiani perseguitati e degli appartenenti ad altre minoranze, in vista dell’incontro dei ministri degli Interni dell’Ue, del 25 e 26 settembre.
“Temo che i ministri Ue delibereranno una dichiarazione debole, in cui si fa riferimento al fatto che gli Stati Ue fanno molto per i rifugiati iracheni anche nelle normali procedure di asilo. Ritengo scandaloso che la Germania ora si tiri indietro rispetto a quanto precedentemente dichiarato”. Oehring ha messo in guardia dalle recenti dichiarazioni del premier iracheno Nuri al-Maliki, secondo il quale i cristiani in Iraq non verrebbero discriminati: “tutte le notizie dimostrano invece che i cristiani non sono sicuri e non vengono protetti”. Per Oehring le minoranze non islamiche “non hanno alcuna prospettiva di sopravvivenza” e lo stesso dicasi per i cristiani rifugiatisi in Turchia, Giordania o Siria che “senza uno stato giuridico durevole e senza lavoro vivono nella disperazione. Anche in caso di una pacificazione dell’Iraq non è ipotizzabile che possano tornare a vivere in pace come in passato”.