"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

25 settembre 2008

Iraq: l'UNHCR sollecita l'impegno europeo per la protezione dei rifugiati

Fonte: Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sollecita i Ministri della Giustizia e degli Affari Interni dell’Unione Europea, in occasione del meeting del 25 settembre a Bruxelles, a riaffermare il loro impegno nella protezione dei rifugiati iracheni e ad accordarsi sull’istituzione di un programma europeo di reinsediamento.
Nel 2007, 38.500 iracheni ha fatto richiesta di asilo nei 27 Stati membri dell’Unione Europea. Nei primi sette mesi del 2008 sono state presentate circa 16mila domande. I paesi con più richieste in questi mesi sono stati la Germania e la Svezia, l’Olanda ed il Regno Unito. Tra gli altri paesi europei, la Turchia e la Norvegia hanno ricevuto un numero significativo di richieste. Si stima che circa 2 milioni di iracheni sradicati dal loro paese vivano in Siria, Giordania e altri paesi della regione.
L’8 e il 9 settembre a Parigi, l’Alto Commissario António Guterres, durante una Conferenza sull’Asilo organizzata dalla presidenza francese dell’UE, ha affermato che l’UNHCR spera che la maggioranza degli iracheni possa tornare nel proprio paese, una volta che le condizioni di stabilità e sicurezza saranno state ristabilite. Ma attualmente quelle condizioni non sono presenti. La sicurezza è ancora precaria, soprattutto al centro e al sud del paese, dove devono ancora trovare una soluzione i problemi legati agli alloggi, alla restituzione delle proprietà o agli eventuali indennizzi. In più l’accesso dei rifugiati rimpatriati ai sistemi pubblici di distribuzione e ad altri servizi è fortemente limitato. Per questo l’UNHCR chiede ai paesi di asilo di estendere la protezione agli iracheni provenienti dall’Iraq centro-meridionale e di evitare qualsiasi rimpatrio forzato in quelle zone.L’UNHCR ha ancora necessità di trovare posti per reinsediare rifugiati iracheni particolarmente vulnerabili e anche rifugiati palestinesi fuggiti dall’Iraq.
L’UNHCR si augura che i Ministri della Giustizia e degli Affari Interni si impegnino a far partecipare l’Unione Europea agli sforzi per organizzare i reinsediamenti. Ad oggi solo una piccola minoranza dei 27 stati membri ha istituito programmi di reinsediamento.Tra l’aprile 2007 e la metà di settembre 2008, l’UNHCR ha reinsediato 14.600 rifugiati iracheni dalla Siria, dalla Giordania e da altri paesi della regione. Gli Stati Uniti ne hanno accolti più del 60%, mentre solo il 10% è stato preso da paesi europei. Inoltre l’UNHCR chiede aiuto per il reinsediamento di 3.000 rifugiati palestinesi che sono fuggiti dall’Iraq e sono bloccati in condizioni molto difficili. Fra questi, molte donne e bambini. Fino ad oggi solo 300 di loro sono stati reinsediati – 47 in stati membri della UE.