Il Patriarca della chiesa caldea, Mar Louis Raphael I Sako è tornato a visitare i luoghi liberati dall'occupazione dei militanti del Da'esh nel nord Iraq.
La prima tappa della visita ha visto l'incontro del Patriarca con il Presidente Esecutivo della Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, Johannes Heereman ed altri membri della fondazione. All'incontro, svoltosi nella sede patriarcale di Ankawa, nel Kurdistan iracheno, hanno partecipato gli altri vescovi caldei del nord Iraq: Mons. Bashar Warda (Erbil); Mons. Mikha P. Maqdassi (Alqosh) e Mons. Yousef Toma Mirkis (Kirkuk e Suleymaniya) ed i due sacerdoti incaricati dal Patriarca della ricostruzione dei villaggi caldei liberati: Padre Salar Boudagh e Padre Thabet Habeeb Mekko.
Il patriarca ha sottolineato i punti necessari da tenere in considerazione per il ripopolamento dei villaggi: la sicurezza, la ricostruzione della fiducia nei concittadini, il futuro politico dell'area ed il processo di ricostruzione indispensabile per il ritorno della popolazione. A queste richieste si sono unite quelle più immediate e pratiche che riguardano lo sminamento del territorio per permettere il suo ripopolamento e la ripresa dell'agricoltura, la fornitura di acqua ed elettricità, e la ricostruzione delle abitazioni danneggiate o distrutte insieme a quella di centri di aggregazione comunitaria e culturale e commerciali.
Le stesse richieste sono state ripetute dal Patriarca, questa volta accompagnato anche dal direttore dell'ufficio che si occupa delle proprietà della minoranza cristiana (Awqaf) presso il governo regionale curdo, Khalid Jamal Albert, nell'incontro con il ministro degli interni dello stesso governo, Karim Sinjari, che ha assicurato collaborazione nel ritorno delle popolazioni cristiane ai propri villaggi. Nel segno dell'ecumenismo poi è stata celebrata dal patriarca Sako la messa nella chiesa siro cattolica di Mart Shmoni e Sant'Anna ad Ankawa, durante la quale il patriarca ha ricordato l'unità delle due chiese cattoliche fatta anche della preparazione comune alla vita ecclesiastica dei seminaristi.
Nel villaggio di Tellesqof il patriarca ha successivamente incontrato 12 famiglie che questa settimana hanno fatto ritorno alle proprie case distribuendo loro una somma di denaro per le prime necessità. Secondo quanto riferisce il sito del patriarcato sarebbero 500 le famiglie che vorrebbero far ritorno alle proprie case e molte tra esse hanno incontrato il patriarca ed espresso le proprie richieste e bisogni al termine della messa celebrata nella chiesa di Mar Qardagh ad Alqosh.