By Baghdadhope*
Terribili notizie ancora da Mosul.
Mons. Shleimun Warduni, patriarca vicario caldeo, per telefono da Baghdad ha comunicato a Baghdadhope la notizia dell'uccisione a sangue freddo di due ragazzi cristiani. I ragazzi, due fratelli di un sacerdote siro cattolico, Padre Mazen Ishoa che nell'ottobre 2007 era stato sequestrato e poi rilasciato, sono stati uccisi nella loro casa di Mosul da individui sconosciuti che vi hanno fatto irruzione per compiere il crimine. Non ci sono ancora notizie ufficiali ma Mons. Warduni ha riferito che forse nell'attacco è rimasto colpito anche il padre dei ragazzi e del sacerdote.
"Bisogna muovere le coscienze di tutti" afferma Mons. Warduni ripetendo l'appello da lui lanciato qualche giorno fa a fare qualcosa perchè si fermi "il massacro dei cristiani a Mosul". "Dov'è la coscienza?" chiede con insistenza il prelato, "dov'è la vita? dove sono i diritti umani?"
"Cosa ne è dell'Uomo se due ragazzi innocenti possono essere uccisi nella loro casa?"
La situazione a Mosul "è di grande pericolo. Chi compie questi crimini e perchè?"
Molte domande senza risposte.
Che le cose a Mosul stiano precipitando è chiaro anche dalla notizia che Mons. Warduni conferma che tutti gli studenti cristiani iscritti all'Università della città e che provengono dai villaggi vicini non stanno frequentando le lezioni per paura di attentati come già successo agli inizi di gennaio, quando ad essere presi di mira con ordigni esplosivi erano stati gli autobus che li trasportavano in città.