"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

28 febbraio 2010

9 punti per salvare gli iracheni cristiani

By Baghdadhope*

Fonte delle notizie e foto: Ankawa.com

Organizzata dall’Hammurabi Organization for Human Rights si è svolta oggi a Baghdad una manifestazione di protesta contro gli attacchi subiti dagli iracheni cristiani, in particolar modo quelli di Mosul, città martire per la cristianità irachena.
La manifestazione, svoltasi nella centralissima Piazza Paradiso di fronte agli hotel Falestin e Sheraton, ha riunito più di 500 persone tra cristiani, yazidi e sabei e musulmani.
A parlare agli astanti che agitavano rami di olivo e bandiere nazionali delle difficoltà vissute dai cristiani di Mosul, ed a chiedere al governo misure di protezione nei loro confronti e la persecuzione dei colpevoli degli atti criminali sono stati Louis Marqus, membro dell’Hammurabi Organization for Human Rights, Monsignor Shleimun Warduni, Patriarca vicario caldeo, ed il corepiscopo siro cattolico Padre Pius Qasha che ha letto un messaggio del patriarca delal sua chiesa, Mar Ignatius Yousef III Younan. Tra i partecipanti, oltre a vari rappresentanti civili ed ecclesiastici, l’ex ministro per la migrazione e gli sfollati, Pascale I. Warda e Abdallah Al Naufali, a capo dell’ufficio governativo per le minoranze non musulmane.

Il risultato della dimostrazione di oggi si riassume in 9 richieste specifiche:

1.
Immediato intervento del governo centrale e locale per “risolvere la tragedia dei cristiani di Mosul e fermare lo spargimento di sangue innocente” e richiesta che esso si assuma la responsabilità legale e costituzionale di proteggere la propria popolazione assicurando ad essa la sicurezza.
2. Il serio tentativo di assicurare alla giustizia gli autori ed i mandanti dei crimini contro i cristiani di Mosul.
3. La pubblicazione dei risultati delle inchieste effettuate dalla forze di sicurezza irachene sugli attacchi contro i cristiani di Mosul avvenuti negli scorsi giorni e nel 2008. Nel caso in cui il governo non fosse in grado di condurre tale inchiesta si chiede un’inchiesta internazionale.
4. La rapida soluzione del problema degli studenti che hanno smesso di frequentare le lezioni dell’università di Mosul e di altri istituti scolastici della città e di identificare le misure necessarie a proteggerli.
5. La rapida approvazione necessaria alla creazione di istituti scolastici e college o un’università nella Piana di Ninive per gli studenti cristiani, yazidi e shabak che sono stati vittime di uccisioni ed intimidazioni a Mosul.
6. L'azione immediata a soluzione dei problemi degli sfollati e delle vittime delle recenti violenze a Mosul.
7. La formazione di unità militari e di sicurezza nazionale formate da abitanti della Piana di Ninive e non da membri delle altri parti in conflitto per il controllo della stessa area.
8. La fine degli abusi sulle proprietà dei cristiani nella regione di Ninive e la compensazione per coloro che da essi sino stati danneggiati.
9. Nel caso fosse impossibile fermare le violenze a Mosu ci si appella alla comunità internazionale perché li protegga e ponga fine alla loro tragedia.