"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

18 settembre 2009

I sette Patriarchi cattolici orientali domani in udienza dal Papa


La crescita del fondamentalismo in Medio Oriente e l’inquietudine dei cristiani, l’importanza del dialogo islamo-cristiano, lo statuto del Patriarca cattolico orientale nella Chiesa universale e la giurisdizione ecclesiastica in Kuwait e nei Paesi del Golfo. Sono i quattro punti dei quali i sette Patriarchi cattolici orientali, parleranno domani con Benedetto XVI che li riceverà in udienza a Castel Gandolfo. Si tratta del Patriarca maronita Nasrallah Boutros Sfeir, dell’armeno cattolico Bédros XIX, del siro-cattolico Ignace Youssef III Younane, del melkita Gregorio III, del caldeo Emmanuel Delly, del Patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal e dal copto Antonios Nagib.
Le considerazioni dei Patriarchi sono illustrate in una nota che sarà portata al Papa, al quale, nel loro incontro, i patriarchi parleranno in primo luogo delle questioni della presenza delle loro Chiese nell’ambito della Chiesa universale e di altri temi ecclesiologici. Tra questi anche la questione della giurisdizione ecclesiastica del Kuwait e degli altri emirati del Golfo, verso i quali, nel corso degli ultimi anni, sono emigrate dagli altri Paesi arabi decine di migliaia di operai e funzionari cristiani, chiamati dal boom economico. Nella nota i Patriarchi, manifestano la loro inquietudine per i cristiani del Medio Oriente, sfidati dalla crescita del fondamentalismo soprattutto in Egitto e Iraq e sottolineano l’importanza della questione palestinese. Viene anche nuovamente sottolineata l’importanza del dialogo islamo-cristiano.