"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

16 luglio 2009

Uno scisma di sangue

Fonte: Liberal

di Marta Allevato

«Avevamo scelto il silenzio, sperando ci lasciassero vivere. Invece ci uccidono lo stesso e allora è meglio smettere di tacere e se dobbiamo essere vittime allora facciamolo con una voce, gridando forte i nostri diritti». La comunità cristiana irachena, ferita tra sabato e lunedì dall’ennesima raffica di attentati contro le sue chiese riflette sul suo destino.
La catena di esplosioni contro nove obiettivi tra Baghdad, Mosul e Kirkuk - che ha fatto cinque morti e oltre quaranta feriti - ha gettato di nuovo nel terrore i fedeli ma ha sollevato anche pesanti interrogativi sull’efficacia della linea di basso profilo scelta dai vertici della Chiesa locale. Ordigni rudimentali nascosti in scatole di carta, autobombe o incendi dolosi si sono susseguiti in 48 ore contro obiettivi simbolo, e non casualmente, nel giorno più sacro ai cristiani: la domenica.
Secondo le agenzie di stampa, le chiese attaccate sono sei, ma il ben informato sito Baghdadhope parla di nove parrocchie...

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