"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

15 luglio 2009

Gli iracheni cristiani hanno bisogno di maggior protezione dichiara l'inviato delle Nazioni Unite dopo le bombe

Fonte: UN News Centre

Tradotto ed adattato da Baghdadhope


13 Luglio 2009 – L'inviato delle Nazioni Unite in Iraq ha chiesto oggi un raddoppiamento degli sforzi a protezione dei cristiani del paese, così come delle altre comunità minoritarie, a seguito di una serie di attacchi "orchestrati" che nel fine settimana hanno colpito molte chiese. Gli attacchi nella capitale e nella città settentrionale di Mosul hanno causato la morte di quattro persone ed il ferimento di dozzine di altre, inclusi bambini.
“Questa campagna mira a terrorizzare i gruppi vulnerabili ed ad impedire la coesistenza pacifica dei diversi gruppi religiosi in quella che era una delle culle mondiali della diversità etnica e religiosa" ha dichiarato Ad Melkert, il neo nominato rappresentante speciale del Segretario Generale (delle NU) in Iraq. Mr. Melkert che è anche a capo della Assistance Mission for Iraq delle NU (UNAMI) si è appellato a tuute le parti, incluso il governo, perchè raddoppino gli sforzi a protezione delle minoranze nel paese. Protezione che contribuirà a preservare la diversità culturale, etnica e religiosa dell'Iraq. Un'ondata di attacchi, minacce ed intimidazioni ha costretto più di 12.000 cristiani a fuggire da Mosul, la seconda città dell'Iraq, lo scorso ottobre. Alcuni di loro vi sono successivamente ritornati dopo aver sentito di un miglioramento delle condizioni di sicurezza.