Fonte: SIR
“Un vero inferno sulla terra”. Mons. Shlemon Warduni, vicario patriarcale di Baghdad, racconta così, al SIR, i momenti dell’esplosione nella sua chiesa, quella di Santa Maria, una delle sette nella capitale irachena attaccate lo scorso fine settimana. “Al termine della messa, ci siamo recati nel cortile dove ho salutato alcune persone. Mi ero da poco trasferito nel mio ufficio sito nel retro, quando ho udito un boato, una voce dall’inferno accompagnata da urla, pianti, e grida dei bambini e poi tanto fuoco e tanto fumo. Subito dopo sono arrivati ad aiutarci persone del vicinato, anche musulmani. Sono stati momenti terribili che hanno lasciato a terra due nostri fedeli e tanti feriti”. “Ieri sera – prosegue il vescovo caldeo - abbiamo celebrato i funerali dei due fedeli morti nell’attentato. Fuori della chiesa esercito e polizia mandati dal Governo. Abbiamo pregato ancora per la pace e con noi c’erano anche molti musulmani. A loro ho detto che la presenza musulmana in questo triste momento è la prova che niente e nessuno potrà dividere il popolo iracheno. Purtroppo un certo miglioramento nelle condizioni di vita non elimina la paura nel domani. Prestissimo con il card. Delly parleremo con esponenti del Governo e vedremo cosa ci diranno. Cristiani e musulmani devono restare saldi nel coraggio e nell’amore reciproco. Solo così potremo costruire un nuovo Iraq, pacifico, riconciliato e giusto”.