Fonte: Coptreal
Foto: Radio Sawa
Anche la piccola comunità armena di Bassora (Iraq) ha ricordato ieri, 24 aprile, l’inizio della seconda campagna di genocidio iniziata dal governo ottomano con gli arresti, proprio nella notte tra il 23 ed il 24 aprile 1915 dell’elite armena di Costantinopoli.
Nella chiesa armena apostolica della Vergine Maria il sacerdote, Padre Torkom Torkomian ha ricordato con i fedeli le vittime innocenti di quel periodo buio.
Intervistato da Radio Sawa, Padre Torkomian ha anche parlato della comunità armena della città: 120 famiglie per un totale di circa 600 persone. Una sola chiesa rimasta, quella della Vergine Maria, una delle più antiche dell’Iraq risalente al 1736, dopo che le altre due sono state chiuse, ed una comunità fortemente toccata dagli ultimi avvenimenti che si sono risolti nella fuga dalla città.
Una fuga che il sacerdote si augura possa trasformarsi in ritorno visto che, sono le sue parole, la situazione ora è “leggermente migliorata.”
Nella chiesa armena apostolica della Vergine Maria il sacerdote, Padre Torkom Torkomian ha ricordato con i fedeli le vittime innocenti di quel periodo buio.
Intervistato da Radio Sawa, Padre Torkomian ha anche parlato della comunità armena della città: 120 famiglie per un totale di circa 600 persone. Una sola chiesa rimasta, quella della Vergine Maria, una delle più antiche dell’Iraq risalente al 1736, dopo che le altre due sono state chiuse, ed una comunità fortemente toccata dagli ultimi avvenimenti che si sono risolti nella fuga dalla città.
Una fuga che il sacerdote si augura possa trasformarsi in ritorno visto che, sono le sue parole, la situazione ora è “leggermente migliorata.”