"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

27 aprile 2009

Iraq: domani ad Ankawa il sinodo dei vescovi caldei. A Kirkuk uccisi tre cristiani

Fonte: SIR

Si apre domani, presso la sede del seminario di Ankawa, nel nord Iraq, il sinodo della chiesa caldea. “Al centro dei lavori saranno la situazione della chiesa e del popolo iracheno. I lavori, cui sono attesi circa 15 vescovi, dovrebbero durare fino alla fine del mese” spiega al Sir il vicario patriarcale caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni. Il Sinodo giunge in un momento segnato da una nuova ondata di violenza, anche contro i cristiani. Nei giorni scorsi a Baghdad in alcuni attentati sono morte circa 60 persone mentre, notizia più recente, è l’uccisione domenica a Kirkuk, rivela Warduni, di “due donne caldee e di un siro ortodosso, con diversi feriti”. Omicidi bollati dal vescovo di Kirkuk, mons. Louis Sako, come “vigliacchi crimini terroristici”. “Gli interessi in gioco in Iraq sono moltissimi – aggiunge Warduni - tanti sono anche gli stranieri che entrano nel Paese, e tutto ciò rende la situazione complicata. Le potenze internazionali non riescono a mettersi d’accordo per dare una soluzione ai problemi dell’Iraq che resta un Paese martoriato. Nel Sinodo pregheremo che Dio abbia misericordia di questo popolo straziato e gli dia pace. Tuttavia – conclude – non mancano le buone notizie. Venerdì nel seminario di Ankawa ordineremo tre sacerdoti”.