"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

17 luglio 2008

Iracheni e GMG: finché c’è vita c’è speranza

By Baghdadhope

Sembra proprio che la vicenda degli iracheni cristiani che vorrebbero raggiungere Sydney per la GMG sia una storia infinita.
Dopo lo sconforto che ha colpito il gruppo alla notizia dell’impossibilità di essere presenti nella capitale australiana per la GMG a causa di un
problema con i voli, la situazione si è oggi parzialmente risolta. Parzialmente vuol dire che a partire saranno solo 6 persone, Padre Rayan P. Atto e cinque giovani della sua parrocchia, la chiesa caldea di Mar Qardagh ad Erbil che arriveranno a Sydney domenica mattina alle 6.00.
“Eravamo tristi ma nessuno di noi ha mai smesso di sperare. Sappiamo che, davvero, saremo gli ultimi, ma il nostro desiderio è riuscire ad arrivare in tempo per la Messa del Santo Padre”
Ma la Santa Messa sarà alle 10.00 del mattino di domenica secondo il programma ufficiale, pensate di fare in tempo?
“Lo sappiamo. Perché non dovremmo fare in tempo? Abbiamo sperato e pregato tanto fino ad ora, la Divina Provvidenza ci aiuterà ancora una volta. Sappiamo che una volta arrivati a Sydney avremo ancora bisogno di aiuto, ad esempio a trovare una sistemazione, e per questo faccio un appello agli organizzatori ed alla comunità irachena già presente in città: noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo, ci serve un aiuto per terminare l’opera.”
Padre Rayan, la vicenda dei visti era ormai risolta ma partirete solo in 6. Una piccola delegazione o a questo punto una visita privata?
“Una visita privata di persone che non sono riuscite a rinunciare al proprio sogno. In ogni caso arriveremo a Sydney indossando le magliette bianche con il logo della GMG e la scritta “Iraq group for peace,” con uno striscione che riporterà la stessa scritta e la stessa immagine e con la bandiera irachena, e finalmente saremo anche noi parte di quella folla di persone che vediamo in TV e che sta testimoniando la propria fede ed il proprio amore per Dio.”
Quando tornerete a casa?

Speriamo che questa sia l’ultima notizia dall’Iraq di queste persone il cui sogno sembrerebbe si stia proprio realizzando, e che la prossima arrivi da Sydney.