"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

10 maggio 2009

Alla messa della Prima Comunione il Papa predica il coraggio nel seguire Gesù


By Cindy Wooden

Tradotto ed adattato da Baghdadhope

L'unica messa pubblica di Papa Benedetto XVI in Giordania è stata uguale a quelle usuali in molte parrocchie nel mese di maggio: era la domenica dedicata alle prime comunioni. Vestiti di bianco e seduti nei pressi dell'altare decine di bambini provenienti da tutta la Giordania hanno ricevuto l'Eucarestia per la prima volta durante la messa celebrata dal Papa nell'International Stadium di Amman.
Peter Mihko, 15 anni, e sua sorella Cecilia di 11, hanno fatto parte del gruppo di 40 bambini e ragazzi della parrocchia caldea del Sacro Cuore di Amman che hanno ricevuto la prima comunione. Come molti nel gruppo i fratelli Mihko sono rifugiati dall'Iraq.
"Riceverò la mia prima comunione dal Papa" ha detto Cecilia prima della messa "Wow! E' davvero incredibile, un sogno che si avvera".
Suo fratello ha detto: "Le parole non possono descrivere quello che provo a ricevere la mia prima Comunione dal messaggero di Dio, dal messaggero della pace".
Nella sua omelia Papa Benedetto ha predicato la necessità della fedeltà e del coraggio nel seguire Gesù, nella scoperta della propria vocazione, nella costruzione di una famiglia, nel promuovere il dialogo con la maggioranza musulmana giordana e nella realizzazione di atti di carità.
"Gesù conosce le sfide che dovete affrontare, quali prove voi sopportiate e il bene che fate in suo nome" ha detto Papa Benedetto alla folla riunita nello stadio che contiene 25.000 persone.
In piedi di fronte a un quadro di Gesù, il Buon Pastore, il Papa ha incoraggiato i 109.000 cattolici giordani a fidarsi di Gesù, ad avere fiducia nel suo amore per il suo gregge ed a "perseverare nella vostra testimonianza per il trionfo del suo amore".
"La gente dovrebbe essere grata" ha detto "per l'amore di Dio che può essere vissuto in famiglia, con l'amore dei nostri padri e delle nostre madri, dei nostri nonni, dei nostri fratelli e delle nostre sorelle".
"Possa ogni famiglia cristiana crescere nella fedeltà alla sua vocazione ad essere una vera scuola di preghiera dove i bambini impirano un sincero amore per Dio, dove maturino nell'auto-disciplina e nella cura dei bisogni degli altri e dove, plasmati dalla saggezza nata dalla fede, contribuiscano alla costruzione di una società sempre più giusta e fraterna " ha pregato il Papa.
Notando come la chiesa locale sia quasi alla fine di un anno speciale dedicato alla famiglia, che ha dedicato particolare interesse alla dignità delle donne, Papa Benedetto ha esortato il popolo a riconoscere "quanto la vostra società debba a tutte quelle donne che in modo diverso ed a volte coraggioso hanno dedicato la loro vita a costruire la pace e promuovere l'amore."
"Con il suo pubblico rispetto nei confronti delle donne e la sua difesa della dignità innata di ogni persona umana la Chiesa in Terra Santa può dare un importante contributo alla promozione di una cultura di vera umanità ed alla costruzione di una civiltà dell' amore" ha detto.
Una delle mamme presenti alla Santa Messa era Kardsheh Mariana, arrivata da Madaba con il marito ed i figli, tra cui Natalie, di 8 anni, che ha fatto la sua prima Comunione durante la liturgia.
"Non è stato un caso" che Natalie sia stata scelta per essere tra i bambini che hanno ricevuto il sacramento durante la messa papale ha detto Kardsheh.
Lei e suo marito - al tempo non avevano figli - avevano assistito alla messa celebrata ad Amman da Giovanni Paolo II nel 2000.
"Sono arrivata fino alla papamobile. Lui mi ha guardato, ho visto i suoi occhi ed ho detto una preghiera" ha detto Kardsheh. Due mesi più tardi mentre dormiva fece un sogno: "Aprii gli occhi e vidi un angelo e sapevo che mi sarebbe nata una bambina."
Kardsheh è convinta che la nascita di Natalie sia stata una risposta alla preghiera da lei recitata alla presenza di Papa Giovanni Paolo II e che fosse giusto che Natalie ricevesse la prima comunione durnate la messa celebrata da Papa Benedetto.
Con cattolici che assistono alla Messa e che provengono da tutto il Medio Oriente, compreso l'Iraq martoriato dalla violenza, Papa Benedetto ha detto che sa che i cristiani della regione soffrono per "difficoltà e incertezze."
"Possiate non dimenticare la grande dignità che deriva dal vostro patrimonio cristiano e possiate sentire l'amorevole solidarietà di tutti i vostri fratelli e sorelle nella Chiesa in tutto il mondo", ha detto.
La famiglia Naiomi, caldei cattolici fuggiti ad Amman da Mosul in Iraq tre anni fa, era tra la folla per la Messa. "Vogliamo che il papa dia un messaggio di pace in modo che le persone possano di capire che la religione cristiana è una religione di pace." ha dichiarato il ventiquattrenne Saif Naiomi.
"Vorrei che il Papa potesse andare in Iraq ma non può perchè non c'è sicurezza" ha aggiunto.
Papa Benedetto XVI ha incoraggiato i fedeli a rimanere in Medio Oriente, a lavorare per il bene dei loro paesi e rimanere saldi nella fede della loro comunità fondata dai discepoli di Gesù.
"La fedeltà alle vostre radici cristiane, alla missione della Chiesa in Terra Santa, esige da ciascuno di voi un particolare tipo di coraggio: il coraggio della convinzione, nato dalla fede personale e non mera convenzione sociale o tradizione familiare" ha detto.
Essere cristiano significa avere "il coraggio di impegnarsi nel dialogo e di lavorare fianco a fianco con gli altri cristiani a servizio del Vangelo e per la solidarietà verso i poveri, gli sfollati e le vittime di profondi drammi umani," ha detto il papa.
I cristiani devono costruire ponti verso i membri di altre fedi e culture, aprire un dialogo che "arricchirà il tessuto della società" ha aggiunto.
Ed in una regione dilaniata dalla violenza e dal terrorismo Papa Benedetto ha detto ai presenti alla Messa che essere fedeli "significa anche testimoniare l'amore che ci spinge ad impostare la nostra vita al servizio degli altri, contrastando così le forme di pensiero che giustificano la morte di vite innocenti ".

Con il contributo di Doreen Abi Raad da Amman